In una fredda serata d’inverno il calore della passione per la birra artigianale ha illuminato la locanda medievale ‘Ai Secoli Bui’ di Poiolo, frazione di San Bartolomeo al Mare. L’occasione? L’evento dedicato alle Birre di Natale, con un ospite d’eccezione: Lorenzo ‘Kuaska’ Dabove, il ‘guru’ della birra artigianale in Italia, voce autorevole e storyteller unico nel suo genere.
Kuaska ha condiviso con Riviera Time aneddoti e riflessioni dalla nascita della sua passione ispirata da Michael Jackson, leggendaria figura del giornalismo enogastronomico, alla coraggiosa decisione di trasformare questo interesse in una professione, fino al rapporto con la Liguria e le ‘interpretazioni’ delle birre di Natale.
Le parole di Lorenzo ‘Kuaska’ Dabove
Kuaska, poeta e storyteller
Da dove nasce il nome Kuaska? Lorenzo ce lo ha raccontato con un sorriso: “Un nome d’arte che ho adottato il 19 novembre dell’82 preciso, quando recitavo personaggi e poesie per strada. È nato da un appunto, non ha etimologia, ormai l’ho adottato e tutti mi conoscono così, solo mia madre si rifiutava di chiamarmi in questo modo”.
‘La birra non esiste’
Un’affermazione provocatoria, che Kuaska ci ha spiegato con il suo stile unico: “La birra non esiste. Questa è farina proprio del mio sacco. Perché? È nata contro il mio nemico, la birra industriale. Prima si pensava che la birra fosse solo quella nei supermercati, invece no: ci sono le birre, tutte diverse fra loro”.
Un viaggio, il suo, che parte nel 1982, con un libro del leggendario Michael Jackson, il più grande divulgatore di birra al mondo: “La mia passione è nata casualmente, non avevo nessun legame con la birra in famiglia. Un giorno ho trovato il suo libro, mi ha aperto la mente. Poco dopo sono andato in Belgio, ho attraversato la porta della birreria Cantillon, e da lì è cambiato tutto”.
Una passione diventata professione
Lorenzo non nasconde la difficoltà, ma anche la soddisfazione, di aver trasformato la sua passione in un lavoro: “Ho fatto una cosa coraggiosa, ho lasciato un lavoro sicuro per fare questo. Ai giovani consiglio: avere passione è importante, ma bisogna studiare in modo serio e concreto. Si impara anche sul campo, certo, ma serve una base solida”.
Birre di Natale: interpretazioni d’inverno
Durante la serata la degustazione delle Birre di Natale. “Non è uno stile, è un’interpretazione. Ogni birraio fa la sua birra invernale. Mi piace chiamarle Winter Warmer, birre che scaldano l’inverno. Una serata con due birrai locali, tre gemme del Belgio più un bonus, ottimo cibo, ambiente eccezionale e il miglior Oste medievale, questo è uno dei miei posti preferiti in Italia”, ha commentato Kuaska.
Il legame con la Liguria e San Bartolomeo al Mare
Nonostante viva a Milano, Kuaska conserva un legame profondo con la Liguria, terra delle sue radici: “Mio padre era nato a Savona dove io ho vissuto l’infanzia, poi ci siamo trasferiti a Genova Nervi anche se poi io vivo ‘in esilio’ a Milano. Non conoscevo questa parte della Liguria, l’ho scoperta proprio grazie a Emilio Biga e a questo locale e mi trovo molto bene. Il mio primo legame con questa terra era con le olive taggiasche e l’olio; ora, invece, anche con le persone“.
Nel video-servizio a inizio articolo le parole di Lorenzo ‘Kuaska’ Dabove.