Eâ da giorni che in tutta Italia si Ăš diffusa la notizia di uno studente di 15 anni che ha bullizzato il proprio docente. Il tutto Ăš successo pochi giorni fa allâITC Carrara, a Lucca.
Sono stati diffusi i video, ripresi in classe, nei quali veniva mostrato chiaramente il ragazzo in questione mentre, con tono prepotente, ordinava allâinsegnate di mettergli la sufficienza, per poi insultarlo e deriderlo davanti a tutta la classe. Eâ impensabile quanto uno studente si possa sentire tanto superiore e sicuro di seâ da poter usare il bullismo contro un insegnante, ma soprattutto contro un uomo di circa 60 anni.
I protagonisti di questi video, privi di alcuna umanitĂ , stanno giĂ pagando per il loro errore con la sospensione e la bocciatura.
Ma ciĂČ basterĂ ? Nellâintervista che Ăš stata fatta ai ragazzi essi dichiarano di sentirsi in colpa descrivendo quanto si sentano inferiori e immaturi rivedendo seâ stessi in quei video.
Ma perchĂ© arrivare a tanto per rendersi conto che tutto ciĂČ Ăš assolutamente sbagliato? Anche il professore vittima di bullismo ha avuto le sue colpe ed Ăš stato punito, poichĂ© non Ăš riuscito a farsi rispettare dagli alunni e non ha comunicato lâaccaduto ad un suo superiore. Eâ stato intervistato anche il preside della scuola ma, purtroppo, Ăš sembrato piĂč preoccupato per la propria immagine e quella della sua scuola che per lo sdegnoso atto.
PerchĂ© Ăš questo ciĂČ che conta al giorno dâoggi; lâimmagine. Il giovane bullo ha comunicato che da quando i video hanno cominciato a girare per lâItalia, Ăš vittima di minacce di morte di ogni tipo, di brutte parole e soprattutto di bullismo. Non riesce piĂč ad uscire di casa e vivere la tranquillitĂ della vita quotidiana. Insomma sta sperimentando sulla propria pelle le fatiche e le sofferenza di tutti coloro che avevano subito quelle stesse ingiustizie che lui andava elargendo.
Ă forse il caso di dire âChi la fa, lâaspettiâ?
Aurora Kraja – Ufficio stampa Liceo G.D. Cassini