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Si sta avvicinando la primavera e all’Oasi del Nervia di Camporosso si risvegliano molte specie che hanno trascorso qui l’inverno. L’area faunistica, in questo periodo si ripopola anche di molti animali migratori.

“È il periodo più bello dell’anno per gli amanti del birdwatching e della fotografia naturalistica, perché in questo periodo si possono osservare tantissime specie”, ci spiega il naturalista Enrico Carta. “Molte hanno trascorso qui l’inverno e stanno per tornare nel nord Europa, dove nidificano, come molti anatidi che qui son presenti: i moretta, i moriglione, l’orco marino, una specie molto rara qui da noi. Parallelamente stanno iniziando a muoversi anche molti animali che trascorrono l’inverno in Africa e stanno tornando in Europa, dove nidificheranno, per poi ripartire in autunno e tornare laggiù. Tra quest’ultime abbiamo i balestrucci, specie simile alle rondini, e il voltolino, un parente delle gallinelle e delle folaghe, una specie molto elusiva e mimetica”.

Pazienza e rispetto servono per riuscire ad osservare questi uccelli: “Purtroppo il secondo in molti casi manca, da parte di molte persone che magari non conoscono neanche quali sono i pregi naturalistici di questo sito”, commenta Carta.