I tre ospiti della seconda intervista in diretta di “Election Time“, per le elezioni comunali di Sanremo dell’8 e 9 giugno sono Gianni Rolando, candidato sindaco del centro destra (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, UDC più 2 liste civiche “Sanremo domani” e “Andiamo!”) e due valenti competitor, entrambe avvocato: Lucia Artusi, candidata del Pd alle Europee ed a Palazzo Bellevue (team Fulvio Fellegara) ed Enza Dedali, per gli amici “Chicca”, (team liste Civiche Alessandro Mager).

Gianni Rolando, ingegnere, past presidente dell’Ordine nazionale degli ingegneri, professionista tra i più noti ed apprezzati non solo in Liguria, ma in Europa ha, in sintesi, subito sottolineato che, se vincerà le elezioni, il primo incontro lo farà proprio a Palazzo Bellevue con tutti i dipendenti. Dal più anziano al più giovane, impiegati e dirigenti per avere, capire soprattutto da loro che quotidianamente sono in prima linea, a contatto con i cittadini residenti e turisti, cosa queste persone chiedono, cosa hanno bisogno, le cose positive e le negative, i problemi da risolvere, cosa ha impedito sinora di farlo, le priorità, chi funziona e chi no, chi è al posto giusto e chi in quello sbagliato. Insomma non tutti possono essere professori, ma essendo tutti funzionari, impiegati pubblici a vario titolo possono e devono essere onesti e collaborare sinceramente, spontaneamente per far sì che la “macchina pubblica” funzioni sempre meglio nell’interesse esclusivo della collettività. Utopia? Gianni Rolando, da tecnico qual è, non vorrebbe, come qualche altro, assolutamente sciupare il momento magico di Sanremo, città tornata a piacere a chi, italiani e stranieri, progetti alla mano vorrebbero e sarebbero pronti a fare grossi investimenti, realizzare idee, visioni concrete, importantissime, moderne, tecnologiche nel settore turistico, dei porti, delle costruzioni, cominciando a rivedere, da qualche giorno un possibile-impossibile sicuramente incendiario restyling del Porto Vecchio targato Simon e David Reuben-Walter Lagorio & C.. E poi alberghi, l’atteso ventennale Palafestival unitamente all’eliminazione di problemi annosi, non più accettabili come la sanità da terzo mondo, la pessima mobilità, un’autostrada impercorribile, più treni, idem trasporti pubblici locali, parcheggi, strade centrali e periferiche, raccolta rifiuti scandalosa, assistenza agli anziani, scuole, cultura, sicurezza. Un rosario infinito di negatività. Che dire del Casinò, Restival, rally, manifestazioni, spiagge, golf, tennis, ippica ed altro ancora? Potrebbero andare a 300 all’ora, incassare come le fabbriche di super car, invece…

Idee chiare e progetti per migliorare Sanremo le hanno manifestate anche le rivali, l’avvocato Lucia Artusi (Pd-lista Fellegara) candidata anche al parlamento Europeo e l’avvocato Enza Dedali, “Chicca” (Anima-lista Mager). Le due note professioniste alla domanda se preferivano essere chiamate avvocato o avvocata o avvocatessa hanno subito risposto insieme “avvocato”. Lucia Artusi, dopo essere stata per circa 2 anni assessore all’Ambiente con l’amministrazione Biancheri, è stata eletta membro della triade del Cda del Casino Spa. Professionista preparata, molto attiva, di lei l’ex ministro Orlando nel suo incontro elettorale a Sanremo ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di giovani impegnati in politica come Lucia, che si battono contro le discriminazioni e per difendere il proprio territorio. Sanremo è una città Europea, Lucia Artusi è una candidata ideale”. Enza “Chicca” Dedali tra i suoi palmares ha quello di membro del CDA dell’Orchestra sinfonica di Sanremo, una delle poche riconosciuta e cofinanziata dallo Stato amministrando “Beni Comuni”. Enza Dedali ha soprattutto nel cuore La Pigna, la città vecchia, storica, dove abita. Da 15 anni, ci ha confessato “con vicini di casa ed altri sanremesi  abbiamo il desiderio e stiamo lavorando per trasformare la Pigna, molti suoi quartieri in ambienti accoglienti, belli, come e più di quelli della vicina Francia e Costa Azzurra”.

“Uniti per Sanremo” e “Il meglio deve ancora venire”, firmato Giovanni Rolando sono i due slogan scelti dai suoi copywriter per le migliaia di volantini che da settimane vengono distribuiti a tappeto agli elettori matuziani per vincere Palazzo Bellevue. In copertina campeggia una foto di Rolando che accenna un sorriso pacato, tranquillo, senza  nuvole. Non so perché mi ha ricordato Pier Luigi Ighina, “l’uomo che allontanava le nuvole con un sorriso”, personaggio geniale, immeritatamente semisconosciuto, scomparso nel 2004, nato a Milano, residente ad Imola, tra le sue invenzioni anche una “macchina ad elica capace di allontanare, avvicinare le nuvole, far piovere”. Uno scienziato atipico, solitario, estremamente modesto, collaboratore di Guglielmo Marconi. Ha lasciato tracce, documenti, studi, scoperte, misteri, Oggi finalmente in fase di dovuta rivalutazione. Uomo misterioso, onesto, che forse sapeva troppo, quindi scomodo. I suoi studi, sempre bocciati, erano esclusivamente finalizzati a risolvere problemi per  migliorare la vita di tutti. Non gli interessavano né denaro, né potere.