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Un nome con un grande significato dietro. In dialetto ligure ‘Sciaratto‘ significa divertimento, movimento, casino; per la Famia Dianese, storica associazione della città degli aranci, è molto altro.

Mentre si avvicina sempre di più la 55esima edizione del Carnevale a Diano Marina, quest’anno con importanti novità festivaliere, Riviera Time vi porta a conoscere lo ‘Sciaratto della Famia Dianese’. La mascotte è frutto di un grande lavoro e ha alle spalle un importante ricordo.

Le parole di Emanuela Cerato e Aldo Gramondo

Dal Capannone del Sorriso, dove vengono realizzati i famosi carri, la vicepresidente della Famia Dianese, Emanuela Cerato, ci ha spiegato: “Dopo 55 anni non avevamo ancora una mascotte; dopo gli ultimi due anni di fermo causa Covid avevamo voglia di ricominciare e la prima cosa per farlo è stata la creazione della mascotte”.

Sciaratto nasce da una parola importante per noi perché ci porta a Mauro Feola, il cui nome goliardico era San Sciaratto. Ho realizzato dei bozzetti con tutto ciò che ci rappresenta: dalla stella filante ai coriandoli e poi il grande sorriso che lo caratterizza”, ha proseguito la disegnatrice della mascotte.

“Mauro era entrato come Famia Dianese, poi ha formato i Goliardi, gruppo organizzatore di tante manifestazioni. Era sempre agitato, un fulmine di energia. È stato un grande braccio destro ed era giusto ricordarlo così. Emanuela ha disegnato le bozze e io l’ho realizzato in polistirolo”, ha concluso il presidente onorario della Famia, Aldo Gramondo.

La maschera in tessuto è stata realizzata con il supporto tecnico delle sarte del Carnevale di Viareggio, ottenendo nel 2023 il Marchio di Impresa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Se volete incontrare lo ‘Sciaratto della Famia Dianese’ l’appuntamento è per sabato 10 febbraio dalle ore 16.30 alle ore 20.00 con ‘Il Carnevale si ama’. Durante l’evento due carri sfileranno lungo le vie del centro di Diano Marina. Uno dei due carri riprodurrà fedelmente il palco di Sanremo, mentre il secondo carro sarà ispirato proprio alla maschera in tessuto di Sciaratto.

Le interviste a Cerato e Gramondo nel video-servizio a inizio articolo.