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Momenti decisivi per il futuro delle concessioni balneari italiane, la cui scadenza è stata fissata, da una sentenza del Consiglio di Stato, al 2023 (annullando, di fatto, la proroga delle concessioni turistico-ricreative e imponendo di riassegnarle tramite evidenze pubbliche entro la fine del prossimo anno). Proprio oggi alla Camera si discuterà la mozione di Fratelli d’Italia, partito che sostiene l’esclusione dei balneari, come degli ambulanti, dalla direttiva Bolkestein.

Una situazione incerta, che in Liguria coinvolge 1200 stabilimenti balneari, per un totale di ben 4000 concessioni turistico-ricreative, di cui un centinaio nella sola città di Diano Marina.

“La situazione si avvicina ai momenti decisivi – commenta Fabio Viale, presidente provinciale del SIB (Sindacato Balneari della Confcommercio imperiese). – Nelle ultime due settimane abbiamo visto il forte interessamento delle Regioni, che sono riuscite a condividere un documento unitario da portare al Governo, dove chiedono sia di essere inserite nella scrittura della norma e, soprattutto, che vengano salvaguardate quelle che sono le imprese attuali sugli stabilimenti balneari.

Queste saranno le settimane decisive, da oggi si inizia a discutere in Parlamento della nostra situazione e realisticamente crediamo che nelle prossime due settimane potremo finalmente avere una norma che aspettiamo da 15 anni.

La preoccupazione è altissima – prosegue Viale – perché molti di noi hanno soltanto questa forma di reddito, hanno famiglie intere che ci lavorano, quindi aspettiamo questa norma con ansia”.