gabriele sismondini

“Prendiamo atto delle dichiarazioni del sindaco. Da buon professionista, cerca di girare la frittata a suo piacimento. Non è la prima volta che la maggioranza non riesce a tenere il numero legale per tenere in piedi il consiglio comunale, forse una riflessione è necessaria”, commenta il consigliere comunale d’opposizione Gabriele Sismondini, rispondendo alle dichiarazioni del sindaco Scullino, dopo la sospensione del consiglio comunale di Ventimiglia del 29 aprile.

“La crisi pesante dell’estate scorsa, i cambi di casacca, assenze strategiche, continui litigi sbattuti sui giornali, questo è quello che ha dimostrato l’amministrazione fino ad oggi – dichiara. – Tuttavia i malumori della maggioranza non sono di certo argomenti che ci interessano. Noi facciamo politica, che piaccia o no. Io inviterei l’amministrazione a farsi un esame di coscienza. I 6 consiglieri di minoranza rappresentano il 49% della popolazione ventimigliese, sono forse mai stati presi in considerazione per qualche progetto? Ci è mai stato chiesto di collaborare a qualcosa? Il sottoscritto ha sempre teso la mano su diversi temi e non è mai stato ascoltato. Ripeto, il sindaco ha vinto le elezioni con una larga maggioranza riuscendo a strappare il 51% ed eleggendo 10 consiglieri, noi sei consiglieri di minoranza rappresentiamo il restante 49% che abita e vive la città esattamente come gli elettori di Scullino. Vedremo se in questi restanti due anni (forse) di amministrazione, verremo considerati e soprattutto ascoltati nei numerosi progetti che vengono sbandierati da mesi”.

“La minoranza dimostra responsabilità alla cittadinanza quotidianamente, ascoltando le lamentele, aiutando senza troppe parole nei momenti di dura crisi che ha colpito la nostra città, proponendo modifiche utili ai megaprogetti che l’amministrazione vanta di realizzare. E tutto ciò lo abbiamo sempre fatto in buona fede, consapevoli della responsabilità che ci è stata affidata dai nostri elettori. Ricordarsi di noi solo ed esclusivamente nel momento del bisogno, checché ne dica Scullino, non è un comportamento inclusivo e responsabile. La morale la faccia ai suoi consiglieri, in politica ciascuno ha il suo compito”, conclude Sismondini.