carabinieri imperia

Le truffe alle persone anziane sono un fenomeno odioso, che tocca le persone deboli e indifese, gli inermi, che non riescono a reagire, i nostri anziani, genitori, nonni, amici, i quali vengono avvicinati, ingannati, spaventati, raggirati e, infine, derubati. Alcuni episodi si sono verificati anche in provincia, per cui il Comando Provinciale Carabinieri ha disposto l’impiego di risorse dedicate al fenomeno: alcuni Carabinieri si occupano specificatamente di delitti contro il patrimonio ed in particolare del contrasto a questo tipo di reati, proprio perché toccano, in modo subdolo ed insidioso, persone indifese.

I militari della Compagnia Carabinieri di Imperia, unitamente ai reparti dell’Arma territorialmente competenti, hanno dato esecuzione, in provincia di Asti, a 2 misure cautelari (sottoposizione all’obbligo di dimora in quest’ultimo comune), emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale del capoluogo imperiese, su richiesta della locale Procura, nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili dell’evento citato, giuridicamente inquadrato nella fattispecie di furto aggravato.

I provvedimenti scaturiscono, appunto, da un’indagine avviata a seguito del furto commesso nel luglio 2019, in danno di una 72enne imperiese, da parte degli indagati, i quali si erano presentati all’abitazione dell’anziana provvisti di un tesserino falso della Guardia di Finanza col pretesto di verificare l’autenticità di banconote e preziosi attraverso un dispositivo elettronico, asportando nella circostanza 1.600 euro in contanti e 40.000 euro circa in gioielli.

L’attività investigativa ha consentito di individuare gli indagati attraverso l’esame dei filmati di telecamere di videosorveglianza da cui sono state estratte immagini particolarmente dettagliate che, associate al riconoscimento operato dalla persona offesa e ad altre che ritraevano un veicolo (già utilizzato altrove per la commissione di tale tipo di reato), hanno permesso di indirizzare gli approfondimenti sui destinatari della misura.

Contestualmente sono state eseguite sette perquisizioni a carico dei medesimi soggetti in abitazioni di residenza o accertate essere nella disponibilità degli stessi. Nel corso delle operazioni sono state rinvenute una pistola ed un revolver illegalmente detenute da uno degli indagati, che è stato arrestato in flagranza del reato di illecita detenzione di armi.

Come in altre circostanze, i Carabinieri colgono l’occasione per rinnovare i consigli utili per prevenire il fenomeno. In particolare:

– come nel caso che stiamo trattando, col falso appartenente alle Forze di Polizia (Carabiniere, Poliziotto, Finanziere), se dovesse suonare alla porta una persona che si qualifica mediante esibizione tesserino di riconoscimento, prima di aprire telefonate al 112, preferibilmente da un apparato cellulare, non dal telefono fisso.

I malviventi operano spesso in coppia, con diverse modalità:

– entrambi presentandosi con falso tesserino delle forze di polizia ovvero addirittura non mostrando alcun tesserino o segno distintivo, cercano di introdursi all’interno di casa per dei controlli;

– un malfattore al telefono si finge “carabiniere” e comunica problemi di giustizia per un familiare. Il complice, fingendosi avvocato e/o carabiniere, si presenta a casa per ritirare il denaro richiesto;

– sempre in coppia, un appartenente alle Forze di Polizia e l’altro dipendente comunale o di aziende che erogano servizi, si presentano alla porta con la scusa di effettuare dei controlli per poi asportare denaro e oggetti di valore.

Ricordate che tutti gli appartenenti alle Forze dell’ordine, per attività di servizio, si presentano in uniforme esibendo chiari segni distintivi e qualificandosi in modo inequivocabile. Quando opera personale in borghese, è sempre accompagnato da militari in uniforme. Non vengono mai chiesti denaro o preziosi.

Ci sono poi i falsi funzionari (INPS, Comune o altro): “ricordate che se hanno bisogno di contattarvi, gli impiegati delle banche, delle poste, dell’Inps e di altri Enti pubblici, vi invitano presso la loro sede e non vengono mai a casa vostra! Se qualcuno dovesse presentarsi alla vostra porta qualificandosi come dipendente di uno dei suddetti enti, non fatelo entrare per nessun motivo, neppure dovesse dirvi che è venuto per informarvi che avete avuto un aumento di pensione e che dovete firmare una richiesta, oppure che avete ritirato in posta o in banca soldi falsi, affermando di volerveli sostituire con soldi autentici. NON È VERO!” – spiegano i Carabinieri.

“I truffatori – continuano – hanno lo scopo di entrare nel vostro appartamento e, dopo avervi distratti, impossessarsi di soldi e oggetti preziosi. Informate chi si presenta alla vostra abitazione che sarà vostra premura raggiungere l’Ufficio che hanno detto di rappresentare e, se insistono, dite loro che chiamerete i Carabinieri, meglio se da un cellulare.

Poi, una truffa diffusa anche qui: “si ricorda di me?”: una donna o un uomo dal fare cortese, vi avvicinano per strada fingendosi vecchi conoscenti o spacciandosi per amici di un vostro familiare. State attenti, perché la persona che avete di fronte è un abile truffatore che sta tentando di carpire la vostra buona fede.

Infine, attenzione agli abbonamenti alle riviste delle Forze dell’Ordine: c’è chi vi potrebbe proporre l’abbonamento ad una rivista del settore, promettendo in omaggio alcuni oggetti come foto, poster, calendari, portachiavi o altro.

L’abbonamento alle riviste delle Forze dell’Ordine non avviene mai in questo modo: per abbonarsi al “Carabiniere”, ad esempio, è necessario che vi rechiate in Caserma dove vi verranno fornite le informazioni del caso, oppure che attiviate la procedura online solo dal sito www.carabinieri.it. Rifiutate quindi qualsiasi proposta di questo genere.

In estrema sintesi ricordate: non firmate nulla che non vi sia chiaro e chiedete sempre consiglio a persone di fiducia più esperte di voi” – concludono.