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È uno dei passaggi più stretti d’Italia e vanta una storia davvero curiosa, tramandata negli anni di generazione in generazione. Stiamo parlando del cosiddetto ‘cariugiu de bajadonne’, situato nel cuore di Civezza, splendido borgo alle spalle di San Lorenzo al Mare.

“Si chiama così proprio perché qui venivano baciate le donne – spiega ai nostri microfoni Federica Novelli, imprenditrice agricola che da tre anni gestisce un’azienda sulle alture di Civezza. – Anticamente c’era un gioco tra i ragazzini, per cui tutti i giovani maschi si mettevano contro il muro ed essendo il caruggio molto stretto, massimo 55 centimetri, non permetteva il passaggio agevole di due persone. A volte nascevano storie d’amore proprio da questo gioco. È una storia che è stata riportata dagli anziani del paese e abbiamo pensato subito a come valorizzarla: abbiamo quindi pensato di creare un cuore dentro cui poter fare delle foto con il ‘carugiu de bajadonne’ alle spalle, una sorta di porta fortuna”.

Riprese con il drone a cura di Davide Avena.