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Non è partito per la presentazione della vetrina ligure all’expo di Dubai con tutta la variopinta delegazione ma ha preferito rimanere in zona. Gianni Berrino, assessore al Turismo della Regione Liguria, è stato ospite della redazione di Riviera Time per affrontare argomenti strettamente legati anche alla tragica attualità della guerra in Ucraina.

“È una guerra che nessuno di noi avrebbe mai immaginato, così vicina a noi anche idealmente con tutti i russi e gli ucraini che frequentano e vivono anche dalla nostre parti. Ci sono più di 700 ucraini che vivono regolarmente in provincia di Imperia e molti di noi sono emotivamente coinvolti avendo amicizie e conoscenze bilaterali”.

“Le ricadute sul comparto turismo si potranno valutare in riferimento sino al 2019 perché nei due anni successivi i russi non sono più venuti dato che l’Italia non accettava il loro vaccino Sputnik – sottolinea Berrino – ma da questa estate molto sarebbe dovuto cambiare per loro e per il turismo che certo non li vede ai primi posti in Liguria ma lo sono per capacità di spesa molto elevata”.

“Collegata alla guerra c’è tutta un’economia che inevitabilmente porterà, anzi sta già portando una serie di conseguenze che significano un aumento generalizzato dei prezzi e speriamo che il Governo intervenga rapidamente per aiutare le imprese che producono e il cittadino che deve sfamarsi, scaldarsi e illuminarsi”.

Marzo, aprile e maggio sono mesi importantissimi da queste parti per l’attrattiva garantita da eventi sportivi. È appena finita la grande gara di moto enduro prova del campionato italiano ad Arma di Taggia con 240 iscritti che è stato un preludio del Mondiale che si terrà qui tra un anno, adesso il ciclismo femminile con il trofeo ‘Ponente in Rosa’, la Milano-Sanremo il 19 marzo, ad aprile il Rally di Sanremo e infine a maggio due tappe liguri del Giro d’Italia, la Parma-Genova e la Sanremo-Cuneo, tutti eventi grazie ai quali beneficiamo di una promozione turistica enorme”.

“A fronte di una primavera che porterà benefici – prosegue Berrino – speriamo che il Governo possa presto eliminare le ultime restrizioni legate al Covid e che turisticamente possono essere ancora penalizzanti. Se a Mentone un turista sa che può restare senza mascherina negli alberghi, nei bar e nei ristoranti e a Ventimiglia invece no, è facile che scelga Mentone”.

“Anche il 100% di capienza per i treni è un tema di grande attualità. Domenica due treni sono stati fermati in stazione per far scendere le persone che eccedevano l’80% consentito, mentre il 100% consentirebbe anche di occupare posti in piedi, che non è il massimo ma è sempre meglio che restare fermi in stazione. Ho fatto appello al Governo perché si possa togliere questo limite che è rimasto solo in Italia e che penalizza ancor più la Liguria dove i lavori sull’autostrada sono sempre pesanti, il Tenda è ancora chiuso e tanti turisti scelgono il treno per venire qui”.