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Dopo le dichiarazioni di Alessandro Condò, candidato sindaco per ‘Sanremo Libera’ alle prossime amministrative 2019, in merito alla sicurezza sui sistemi di trasporto ferroviario regionali, era arrivata la risposta dell’assessore regionale ai trasporti, Gianni Berrino.

Oggi continua il dibattito e Condò replica a sua volta alle dichiarazioni di Berrino:

“Sinceramente non comprendo tutto questo fervore nella risposta al mio intervento, poiché  credo che l’assessore Berrino non sia né un azionista di Trenitalia, e né tanto meno l’amministratore delegato. Eppure quanta carica nel criticare!!!

Vorrei ricordare all’assessore, in primis che la Liguria va da Ventimiglia fino a dopo La Spezia, ed in secondo luogo che i tempi della censura siano passati da tempo.
Pertanto, essendo la critica politica e l’esercizio del libero pensiero lecito, lo invito a prendere appunti sulla situazione delineata in riferimento al preoccupante fenomeno della violenza sui treni, e all’altrettanto grave problema dei “portoghesi”.

Credo che basterebbe frequentare meno via Fieschi, per rendersi conto della realtà che tutte le persone normali devono affrontare quando utilizzano  un treno,  e di  quali situazioni affrontino i dipendenti di Trenitalia tutti i giorni. A titolo informativo, senza paura di smentite, si può affermare che i tornelli siano presenti nella stazione di Pra’, ma che non siano ancora stati montati, mentre pare che siano funzionanti solo nella stazione di Arenzano.

I treni, peraltro, continuano ad essere insicuri; la videosorveglianza non risolve il problema, pertanto, dire il contrario significa solo fare propaganda politica.
Mi permetto di consigliare all’assessore Berrino di prendere un treno regionale, quei treni non frequentati normalmente da esponenti politici che viaggiano sui più comodi treni Freccia Rossa”.