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Presentato stamane, presso il Comune di Sanremo, il programma della Festività di San Romolo, santo patrono della città matuziana che, come ogni anno, prevederà un gran numero di iniziative, sia in attesa della data che in seguito alla stessa.

“Le generazioni giovani devono sentire l’appartenenza, per questo impieghiamo tutto questo impegno nel tramandare le nostre tradizioni”, spiega Leone Pippione, presidente della Famija Sanremasca, “Spesso, i giovani mancano di radici”.

Domenica Primo ottobre si terrà la Santa Messa presso la Bauma di San Romolo alle ore 11, e alle ore 17.15 si terrà la Processione della Madonna del Rosario, compatrona della città di Sanremo, a partire dalla Cattedrale di San Siro. Il sindaco Eugenio Bottini, nel 1946, aveva fatto incoronare la statua della Madonna del Rosario, considerata miracolosa con delibera del consiglio comunale.

Sabato 7 ottobre, presso il Santuario di Nostra Signora della Costa, verrà consegnata la copia del quadro della Vergine che sostituì l’originale durante la Seconda Guerra Mondiale, per proteggerlo dai bombardamenti nazisti.

All’antivigilia, mercoledì 11, presso il Teatro Ariston con ingresso libero, alle ore 21 si terrà una messa in scena della Compagnia Stabile di Sanremo; verrà presentata “A man du destin”, commedia di A. Bisson, tradotta e adattata da Anna Blangetti.

Giovedì 12 la Sinfonica aprirà la stagione presso il teatro del Casinò Municipale.

Veniamo al giorno di San Romolo.

Alle ore 10.30 verrà celebrata, presso la Basilica di San Siro, la Messa Solenne presieduta dal vescovo Antonio Suetta; mentre al pomeriggio, ore 16.30, verranno consegnati al Casinò Municipale i Premi San Romolo 2023 e l’onorificenza di Cittadino Benemerito, approvati dalla giunta comunale. Verranno premiati anche i vincitori del concorso letterario Testimoni del Tempo.

“Questi premi mettono in luce meriti di personalità che conosciamo, ma che forse non sappiamo che abbiano”, commenta Pippione.

Il sabato 14, presso il teatro della Federazione Operaia, ci sarà il concerto di mandolino a cura di Freddy Colt, assieme alla presentazione del secondo volume della Storia di Sanremo tra il 1815 e il 1861, di Andrea Gandolfo e a cura di Leo Pippione.

Il 28 si terrà la commemorazione dei cittadini sanremaschi scomparsi presso la Basilica di San Siro.

“Il prossimo anno vorremmo mettere in calendario anche qualche evento al Santa Tecla”, anticipa Pippione, “Questo sarà il mio ultimo anno da presidente della Famija”.

“Con la Famija ci lega affetto, ci siamo sempre confrontati su tanti temi”, aggiunge il sindaco Alberto Biancheri, presente all’evento.