Rivieracqua verso il concordato? Mangiante: "Un'opportunità più che un rischio"
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Si è svolto nella giornata di oggi un incontro alla Corte dei Conti di Genova sulla situazione di Rivieracqua, la società consortile creata per gestire il servizio idrico integrato nel Ponente ligure.

Hanno preso parte all’incontro il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, assieme all’assessore al Bilancio, Paola Cagnacci, e al consulente commercialista Marco Rossi; il sindaco di Taggia, Mario Conio, il presidente della Provincia, Fabio Natta e il cda della società.

“È stato un incontro preliminare durante il quale abbiamo presentato la situazione alla Corte dei Conti, spiegando come e cosa vogliamo fare per superare la difficile situazione economica di Rivieracqua,” ha spiegato il presidente Gian Alberto Mangiante.

Sulle linee di programma che il cda sta studiando Mangiante mantiene il riserbo: “Le strategie che stiamo progettando saranno oggetto dell’assemblea dei sindaci dell’11 aprile. È forse presto per parlarne.”

Al centro della questione c’è il “buco” che è venuto a crearsi nell’esercizio economico-finanziario 2017. La società avrebbe tra i 4 e i 5 milioni di debiti (dati precisi si avranno solo durante la vicina assemblea dei sindaci).

“È da capire se, e come, questi debiti potrebbero andare ad influire sui bilanci di previsione dei Comuni nel caso si andasse verso il concordato,” spiega Mangiante. L’argomento sarà oggetto di un quesito che il comune di Sanremo invierà alla Corte dei Conti.

Sull’ipotesi di un concordato preventivo il presidente commenta: “Più che un rischio, lo vedo come un’opportunità”.