
Non ce lâha fatta neppure il Coronavirus a fermare il fermento che da parecchi mesi ormai pervade la Pigna. Il ârinascimentoâ del centro storico di Sanremo non Ăš passato solo attraverso le spesso auspicate operazioni da parte delle forze dellâordine per fare un ripulisti di persone e gruppi border-line ma semplicemente con la pacifica riconquista di un quartiere da parte di gente di buona volontĂ .
Animati da vena artistica e in cerca della giusta ispirazione, sono sempre piĂč numerosi quelli che hanno deciso di trovare casa e bottega lungo i vicoli e nelle piazzette che caratterizzano la Pigna. E non si tratta di soli pittori o artigiani ma anche di professionisti, architetti, designer, fotografi che hanno fatto una scelta di vita ed hanno aperto i loro studi nei locali che spesso sono stati abbandonati o rimasti sfitti, come Ăš accaduto ai soci di Cult ID, Alice Borghi e Alessio Bruna, o allo stesso vice-presidente dellâassociazione Pigna Mon Amour, lâarchitetto Alessandro Mammone.
âDa quando abbiamo organizzato lâevento con gli artigiani della Valle dâAosta â dice Chicca Dedali presidentessa di Pigna Mon Amour â Ăš iniziato un interesse sulle possibilitĂ che si potevano aprire qui nel centro storico. Questa onda lunga continua ancora oggi nonostante lâemergenza sanitaria e tutto quello che ha comportatoâ.
Ad affiancarla, lâinstancabile Pino Ferrea, medico in pensione ed uno dei padri fondatori dellâassociazione. âIl nostro scopo â dice il past president di Pigna Mon Amour â Ăš quello di dare il buon esempio. Ogni sabato con altri volontari ci occupiamo della pulizia dei giardini e in accordo con il Tribunale di Imperia ci prendiamo carico di impegnare il tempo di persone che hanno avuto qualche guaio con la giustizia grazie allâiniziativa âMettimi alla provaââ.
Intorno a Piazza dei Dolori si concentrano molte attivitĂ , come quella dellâartigiana Daniela Puma che si Ăš sistemata nei locali che erano stati valorizzati da âIbaâ Ibrahim FayĂš, o come la pittrice Gabriella Valligiani che ha aperto il suo atelier allâinterno di una vecchia barberia. Il tour ci ha fatto incontrare lâartista di strada Vladimiro âVladiâ Amadeo, il pittore Giuseppe Cassi e Nadia Paonessa che da tempo gestisce con il marito il ristorante Urbicia Vivas.
Subito al di lĂ delle Rivolte di San Sebastiano, in attesa dellâannunciata riapertura dellâAighesĂš, ha aperto la sua bottega artigiana anche Valentino Sabatini che con la sua socia ha detto basta ai mercati ambulanti ed ha investito alle pendici del centro storico. Dopo aver sofferto per la chiusura delle Rivolte, adesso Ăš uno dei primi a godere della riapertura di quel varco, come fosse il crollo di un altro muro, unâimmagine fortemente simbolica e allo stesso tempo beneaugurante per la Pigna di Sanremo.
Le interviste e le immagini delle botteghe nel video-servizio di Riviera Time a inizio articolo.