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Si chiama Giacomo, ha 24 anni ed è la nuova stella di Broadway… o meglio di Times Square. Ma sempre della attraente New York si tratta, lui che – figlio d’arte – vi è giunto dal Ponente ligure con un microfono in mano e tanta voglia di emozionarsi.

Riavvolgiamo il nastro. Sabato scorso (16 marzo) l’alassino Giacomo Aicardi – “ma nato ad Imperia e cresciuto a Testico” come ama sottolineare -, con il cagliaritano Stefano Secci, ha organizzato un flash mob a Times Square, nel cuore di New York, intonando ‘La nuova stella di Broadway’ insieme a migliaia di persone. Il video della performance è presto diventato virale, finendo sullo smartphone dell’autore della hit Cesare Cremonini che ha risposto: “Siete bellissimi!”.

“Ci siamo sentiti con Cremonini. Gli è piaciuto moltissimo e ancora stamattina abbiamo scambiato dei messaggi. Chissà un domani…” dice Giacomo ai nostri microfoni mentre, nel frattempo, il presidente della Regione Toti posta una storia con i complimenti e alcuni dei maggiori media – come Repubblica e Fanpage – riprendono l’evento.

E in una notte, Giacomo è diventato una star. I suoi profili sono stati inondati da like e visualizzazioni dopo che ha presentato il video così “C’è chi non ci ha creduto. C’è chi ci ha preso per pazzi. C’è chi si è innamorato in una notte, a New York.”
Tante persone accorse tutte insieme per seguire una stella forse le aveva viste soltanto negli sferisteri per papà Riccardo, campionissimo della pallapugno e dt scudettato nel 2023 con l’Imperiese. “Da lui ho imparato tutto. Nella vita faccio il presentatore, oltre a studiare Scienze Politiche a Genova, e mi ha trasmesso il desiderio di stare sul palco, di radunare persone attorno alla musica e cantare” ammette il figlio d’arte.

Agli amici e collaboratori, Riccardo non ha mai nascosto la sua vena artistica ed anzi ricorda spesso che, una volta sbendato il pugno, amava intrattenere, con la chitarra, gli ospiti della sua osteria ‘du Bacan’, a Testico. E appunto, il balòn? “Ho smesso presto perchè ero troppo forte ” scherza Giacomo – che comunque nel 2015 era diventato Campione d’Italia Allievi con la Don Dagnino – “Magari, se mi ricapita una occasione simile, potrei fare due scambi anzichè cantare”. Sarebbe bello e nelle sue corde.

“Il flash mob è nato prima della partenza poi ci sono state un po’ di vicissitudini da affrontare” rivela il ragazzo che per il secondo anno di fila era tra i tutor del progetto MUN (Model United Nation), coordinato dalla WSC Italia Global Leaders, nel quale un migliaio di ragazzi – delle scuole superiori di tutta Italia – affrontano simulazioni delle sedute dell’ONU, confrontandosi con coetanei provenienti da tutto il mondo. “Eravamo nel cuore di New York, proprio durante il St. Patrick’s Day. Times Square era stipata ma ce l’abbiamo fatta. Ed è stato bellissimo, con tanti ragazzi che piangevano.”

“Forse la parte più semplice è stato proprio cantare, anche se un palcoscenico così non mi era mai capitato” e ripensa alle migliaia di universitari e liceali che hanno cantato, ripreso e si sono commossi nella Grande Mela “Al di là che Cremonini sia tra i miei artisti preferiti, la canzone ha tanti riferimenti di New York. E’ fatta apposta per lei” E nel futuro? “L’anno prossimo tornerò sicuramente e intanto sto già pensando a qualcosa…