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Da alcune ore, sta circolando un’indiscrezione, rilanciata e riverberata soprattutto da alcune testate romane. Quella che vorrebbe come ospite di Amadeus al Festival di Sanremo 2024 Francesco Totti.

Non sarebbe la prima volta che l’ex stella della Roma fa capolino sul palco dell’Ariston. L’ipotesi di vederlo a Sanremo evoca, soprattutto per gli appassionati di sport più di una suggestione, ma andiamo con ordine.

Nel 2006 si tiene quella che, con il 40,17% di share è la quarta edizione meno vista di sempre.

La sera del 28 febbraio, nelle prime file della Platea dell’Ariston c’è proprio Francesco Totti. Poco più di un mese prima ha subito, in una gara di campionato contro l’Empoli, un infortunio che gli ha causato la rottura del perone della gamba sinistra. Non è un dettaglio da poco. Il dieci dell’Italia rischia fortemente di saltare i Mondiali, che si giocheranno in Germania di lì a pochi mesi.

Imbeccato dalla moglie Ilary Blasi, che co-conduce il festival, Totti improvvisa un coro da stadio che, da un mesetto, cantano in curva i tifosi romanisti. I giallorossi hanno sentito questo motivetto intonato dai tifosi della squadra del Bruges, durante una recente trasferta europea. Leggenda vuole che questo coro però nasca proprio in Italia, in un bar di Milano il 22 ottobre del 2003. I tifosi fiamminghi, in trasferta per seguire la partita della propria squadra contro il Milan, sentono alla radio il giro di basso di Seven Nation Army. Il singolo dei White Stripes è in rotazione da aprile per promuovere il loro quarto album, Elephant. Esaltati dal motivetto, i belgi se lo portano fin dentro San Siro.

La cosa gli portò fortuna, in quanto contro ogni pronostico, i nerazzurri di Bruges batterono la squadra di Ancelotti.

In un periodo dove il Festival faticava ben più di ora a trovare il suo posto nell’immaginario culturale italiano, il “Popopopopo” con il quale Totti è praticamente diventato il “bassista non ufficiale” del duo statunitense (che seppur noto a livello popolare soprattutto per quel giro di basso, un bassista non ce l’aveva) ha fatto epoca fino a diventare un secondo inno, di fatto, per la nazionale italiana, oltre che uno dei cori più utilizzati dalle tifoserie di tutto il mondo.

Ci piace pensare che Seven Nation Army e quell’improvvisata al Festival abbiano portato fortuna, a Totti per il suo infortunio, e alla Nazionale che di lì a poco sarebbe andata a vincere la Coppa del Mondo. Dopotutto c’è una strana mistica attorno a quella canzone e al mondiale. La prima strofa del brano recita “I’m gonna fight ‘em off. A seven nation army couldn’t hold me back” ossia, “Li combatterò. Un’armata di sette nazioni non potrebbe trattenermi”. Sette nazioni, come quelle affrontate dagli azzurri nel loro percorso fino alla finale.

E chissà che un’eventuale visita di Totti al Festival di quest’anno, non porti fortuna in vista degli Europei di calcio, che, peraltro, si giocheranno proprio in Germania.