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Ospite della rubrica ‘Election Time’ Maria Spinosi, avvocato, coniugata, madre di due figli, con la lista civica “Ventimiglia Progressista“, è una dei sei candidati che si presentano alle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio, per essere eletta sindaca della città di confine. Per lei è la prima volta. Ha idee e un programma improntato, come lei stessa dichiara e scritto, a “solidarietà, antifascismo, benessere sociale, legalità”. Chiaro anche il suo percorso. Dopo aver esercitato la professione di avvocato a Milano ha deciso di tornare alle radici, alla sua Ventimiglia, alla sua frazione di Varase, mettersi a disposizione dei suoi concittadini. 

Perché, quali sono i suoi obiettivi? “Prima di tutto – ha detto l’avvocatessa Spinosi – per accendere riflettori sulle frazioni, da sempre dimenticate da sindaci e consiglieri vari. Di tutti i partiti, che si sono succeduti. Ovviamente tranne il periodo delle elezioni. In campagna elettorale a questi signori torna la memoria, si ricordano che esistiamo. Per forza, ne hanno bisogno. Bussano allora alle nostre porte per chiederci di votarli. Dare loro fiducia, stavolta risolveranno tutti i problemi. Raccogliendo i molti dubbi di tanti miei concittadini ho deciso di scendere in campo con una lista di persone che sono convinte, come me, che è ora di cambiare molte cose. Mentalità, strumenti, nomi, vivere il presente e programmare il futuro. Ventimiglia ha già perso troppo tempo, lavoro, occasioni di progredire. A partire dalla scuola, dalla necessità che sin dalla prima elementare insegnare il bilinguismo, però solo il francese non basta più, neppure l’inglese, bisogna guardare al cinese, al russo. Insomma Ventimiglia è rimasta ferma, ma il mondo ha continuato a cambiare, a galoppare”.

La candidata Spinosi nell’intervista tocca argomenti interessanti: partendo dalla cultura per arrivare al Parco del Roja, no supermercati ma aziende tecnologiche, green economy, recuperare il tempo perduto nel settore turistico, risolvere i problemi della crisi idrica, viabilità, parcheggi, mettere argini, non sottovalutare il pericolo mafia. Essere solidali con chi sta peggio. Ai primi posti risolvere il problema inumano dei migranti.

“La nostra lista – ha concluso – ha in maggioranza le donne. Serie, preparate. Sono progressista, siamo una lista verde, senza simboli, sono iscritta ai 5 Stelle. Tra le tante cose sono certa che la Regione Liguria potrebbe e dovrebbe fare molto di più per Ventimiglia”.

L’intervista completa nel video servizio a inizio articolo.