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Il countdown dei 9 Comuni su 66 della provincia di Imperia è iniziato. A Ventimiglia, città dei record per i 6 candidati sindaco ed addirittura 16 liste, da giorni si scommette su chi vincerà. Come sempre non c’è nulla di sicuro, si naviga a vista. C’è alta tensione, troppi colpi di scena. L’ultimo, l’annullamento del Tar delle 3 liste, poi riammesse la settimana scorsa dal Consiglio di Stato, dell’ex sindaco Scullino. Prima ancora, nell’estate 2022, sciolto il consiglio comunale davanti al notaio per sfiducia al primo cittadino e maggioranza. Volavano gli stracci ed arrivò il commissario prefettizio.

Ora che si stanno spegnendo gli ultimi fuochi di comizi, strette di mano, telefonate, promesse, richieste di voti stanno aumentando previsioni, scommesse. Soprattutto “TotoBar”, sondaggi fai da te davanti ad un caffè, un croissant, un pastis visto che se si fa solo un passo verso ovest si è in Francia. Si fanno nomi, ipotesi, fantasie. Secondo la maggioranza dei chiacchiericci tre (?) sarebbero i nomi con maggiori possibilità di vittoria: Flavio Di Muro (lista civica con unito tutto il centro destra), Gabriele Sismondini (liste civiche e pd), l’ex sindaco Gaetano Scullino (2 liste civiche più Democrazia Cristiana).

Nell’intervista per ‘Election Time’ Flavio Di Muro, scaramanticamente, preferisce non parlare di preferenze, neppure dei suoi 5 competitor.

Nato a Torino, laurea in Giurisprudenza all’Università di Genova, della Lega dalla testa ai piedi, felicemente sposato con la signora Elisa, un figlio, Mattia, di un anno e mezzo, ex deputato del Carroccio, capo di segreteria del viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi, giovane, ma già scafato politico, è favorevole a parlare del suo programma.

“Ho accettato questa sfida elettorale – dice – perché penso di essere utile alla città dove vivo avendo maturato esperienza parlamentare e competenze giuridiche amministrative. Capacità indispensabili per il futuro sindaco di Ventimiglia. Se sarò io metterò subito mano ai dossier più scottanti. Io sono un candidato politico, non rinnego niente, non sono come tanti che oggi sono bianchi, domani rossi, poi gialli o viola secondo convenienza. A Ventimiglia porterei competenza e conoscenza. Ventimiglia deve cambiare in fretta. Tornare grande. Le cose da fare sono tante, come la realizzazione dell’Aurelia bis, per eliminare intasamenti e traffico non solo nel centro; il problema serissimo dei migranti, garantire più sicurezza, più controlli, igiene urbana, decoro, cosa fare del Parco Roja; riqualificare il mercato del venerdì; asfaltare strade, togliere le buche; avere cura delle periferie, delle frazioni spesso dimenticate, del sociale. Ventimiglia da città commerciale deve diventare città turistica e tecnologica per eccellenza. È urgente ricostruire, dopo i disastri della tempesta Alex, la “Passerella sul Roja”, simbolo della città. Si potrà fare appena si troverà la copertura economica. Ho buoni contatti a Roma, in Regione col presidente Toti. L’assessore Giampedrone mi ha assicurato aiuti economici. Noi guardiamo al futuro, asili per bimbi, nuovi parcheggi, strutture per i giovani”.

Tra i tanti progetti anche quello di cambiare il nome storico del confine di Ponte San Ludovico. “Si chiamerà – ha detto – Piazza Italia. Sarà il benvenuto di Ventimiglia, del nostro Stato agli stranieri che dalla Francia entreranno in Italia”.

L’intervista completa a Di Muro nel video servizio a inizio articolo.