[beevideoplayersingle adstype=”video-ads” videourl=”https://vimeo.com/200543318″ videoadsurl=”https://vimeo.com/224092271″ adsurl=”https://www.sialpieve.com/”]Dopo la battaglia contro il Lotto 6, i cittadini di Valle Armea sono nuovamente sul piede di guerra.

Al centro della questione il nuovo PUC di Sanremo e una nuova discarica di inerti che andrebbe a coprire gran parte della vallata del Rio Cascine.

Sono pronte le osservazioni da presentare in Comune entro, e non oltre, il 23 gennaio: data di scadenza dei 60 giorni in cui i cittadini possono contestare le norme inserite nel Piano Urbanistico approvato dal Consiglio Comunale.

Le osservazioni più significative andranno contro le varianti 44, 45 e 46 al PTCP, il Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico.

Nello specifico, le varianti 44 e 45 sono propedeutiche alla discarica di inerti inserita nel PUC proprio in quella zona che, tuttavia, è sottoposta a vincoli ambientali.

Nel 2011 la società Idroedil Srl, che fa capo alla famiglia Ghilardi, propose al comune di Sanremo un Project Financing per una discarica di terra e rocce in località cascine.

Venerdì, dopo il tam-tam mediatico seguito alle proteste dei cittadini, la Idroedil ha annunciato in esclusiva a Riviera Time, che ha intenzione di ritirare il progetto e che non è più interessata all’opera.

Rimangono comunque le varianti nel PUC che lascerebbero la possibilità ad altre aziende di proporre nuove discariche devastando un’area in cui sono già presenti impianti per la raccolta di rifiuti.

La zona individuata dal PUC, infatti, si trova proprio sotto la discarica di rifiuti di Collette Ozotto e a qualche decina di metro dalla già esistente discarica di inerti conosciuta con il nome di ex-TRASCA.

La variante 46 al PTCP interessa, invece, la ricollocazione inserita nel PUC di due impianti sportivi dismessi: il tiro a volo di capo nero e il tiro a segno di Pian di Poma.

Nel 2013 la Blue Investimenti, di Carlo e Massimo Ghilardi, presentò un progetto per la realizzazione di questi due impianti. A questo seguì uno studio richiesto dall’Amministrazione Comunale e che certifico un impatto acustico al di fuori dei massimi di legge.

Le preoccupazioni dei cittadini di Valle Armea si concentrano anche sugli eventuali rischi idrogeologici. La vallata è ricca di sorgenti d’acqua e negli anni si sono verificate alcune frane.

Le speranze dei residenti di Valle Armea sono ora nelle mani del Consiglio Comunale che, come affermato dal Presidente della Seconda Commissione, Franco Formaggini, avrà 90 giorni per studiare e accettare o meno le osservazioni.

Tre mesi, quindi, in cui i cittadini sanremesi rimarranno con il fiato sospeso. Alberto Biancheri, Sindaco di Sanremo, ha comunque ufficializzato la posizione della maggioranza e dice: “Stiamo lavorando sulla questione da giorni. Abbiamo prima incontrato i tecnici che hanno lavorato al PUC. In seguito abbiamo fatto una riunione di maggioranza e siamo tutti d’accordo ad accettare le osservazioni.”

Affermazioni sicuramente gradite dalla cittadinanza che però non abbasserà la guardia.