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Continuano le azioni del Golfo dianese contro l’ipotesi di un CPR (centro di permanenza e rimpatrio per immigrati) a Diano Castello. Ieri sera al Teatro Concordia si è tenuto un consiglio comunale su questo tema delicato, indetto dal sindaco Romano Damonte, in sessione straordinaria, seduta pubblica e adunanza aperta alla presenza, per la prima volta, di tutti i sindaci e le associazioni di categoria del Golfo dianese.

Al centro del consiglio la firma dell’atto costitutivo del comitatoNo al CPR nel Golfo Dianese‘, di cui si sono fatti promotori tutti i sindaci del Golfo e i capigruppo di minoranza di Diano Marina e Cervo. Presenti al dibattito molti membri della cittadinanza dianese e non solo.

Damonte ai nostri microfoni aveva dichiarato: “L’ex caserma è in una zona al centro del Golfo Dianese e nell’area turistica sul territorio di Diano Castello. Durante la prima riunione della cabina di regia, tenutasi a inizio mese, il sindaco di Diano Marina e quello di Diano Castello avevano riassunto tutte le ragioni per le quali il Golfo dianese è contrario all’apertura di un CPR a Diano Castello.

“Vogliamo promuovere una petizione popolare di sensibilizzazione per amplificare il più possibile la voce del nostro dissenso”, erano state le parole di Za Garibaldi in apertura dell’ultimo consiglio comunale nella città degli aranci in seguito al sopralluogo del ministero alla ‘Camandone’.

Le parole di Romano Damonte e Cristiano Za Garibaldi

“La petizione ribadisce perchè il nostro è un no al CPR alla Camandone. È una zona che ha molte altre ambizioni e il nostro Comune sicuramente non è d’accordo che venga adattata a questo”, ha esordito ai nostri microfoni Romano Damonte, sindaco di Diano Castello.

“Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per far sì che la scelta ricada su un altro territorio, un territorio che non sia il motore turistico della Regione Liguria come lo è il Golfo dianese”, ha concluso il sindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi, ringraziando i consiglieri di maggioranza e di minoranza per lo spirito di sostegno e di collaborazione.

Grazie alla creazione del comitato, al quale aderiscono tutte le associazioni di categoria, la prossima settimana potrà partire la raccolta firme e contemporaneamente ci si muoverà su altri fronti, coinvolgendo anche i parlamentari eletti in Liguria, per ribadire che il Golfo dianese non può e non deve rimanere solo davanti a questo scenario così pesantemente distruttivo della propria identità turistica e commerciale. 

Le parole di Damonte e Za Garibaldi nel video-servizio a inizio articolo.