Alla cabina di regia riunita oggi nel Comune di Diano Marina per predisporre le azioni contro il CPR a Diano Castello erano presenti i sindaci del Golfo dianese Cristiano Za Garibaldi (Diano Marina), Romano Damonte (Diano Castello), Valerio Urso (San Bartolomeo al Mare), Lina Cha (Cervo), Paolo Sciandino (Diano Arentino), il segretario comunale di Diano Marina Cristina Bloise, gli assessori Luca Spandre, Sabrina Messico (Diano Marina) e Antonio Novaro (Diano Castello), i capogruppo di minoranza Francesco Parrella (Diano Domani) e Marcello Bellacicco (Diano Marina), il consigliere Elisabetta Borghi (Diano Marina), il consigliere Lorena Pissarello (Comune di Diano San Pietro e rappresentante CNA), le associazioni di categoria Confcommercio (Paolo Saglietto), Confesercenti (Ino Bonello e Massimiliano Cammarata), Federalberghi (Davide Trevia), FAITA FederCamping (Marino Ramezza), Confindustria (Paolo della Pietra), Confartigianato (Elisa Gramegna) e Pierluigi Vinai, direttore dell’ANCI Liguria. 

Il sindaco di Diano Marina e quello di Diano Castello hanno introdotto il motivo dell’incontro, condiviso con la cabina regia appositamente riunita, riassumendo tutte le ragione per le quali il Golfo Dianese è contrario all’apertura di un CPR a Diano Castello. Con l’invito del sindaco di Diano Marina a mettere da parte la politica – condiviso con la minoranza poiché “La bandiera è una sola” – si apre il dibattito sulle azioni da compiere a supporto della lettera già inviata al Ministero dal sindaco di Diano Castello e sottoscritta dagli altri sindaci del Golfo Dianese. A intervenire il consigliere di minoranza Marcello Bellacicco che ha proposto la sua linea di intervento ribadendo quella che secondo lui è la responsabilità della Regione e proponendo manifestazioni pubbliche, richieste di ricevimento presso il Ministero e dimissioni di massa. Za Garibaldi ha risposto precisando che la competenza è quella del Ministero dell’Interno e non della Regione e ha invitato a ragionare con il senso di responsabilità che deve avere un rappresentante di istituzione, quali sono tutti i partecipanti alla cabina di regia. 

Il consigliere di minoranza Francesco Parrella ha dato la piena disponibilità del suo gruppo a sostegno delle iniziative, anche in tema di coinvolgimento dei cittadini. Il sindaco Romano Damonte ha poi risposto alle domande di Parrella sul sopralluogo presso l’ex caserma Camandone (confronto con il prefetto, nuovi sopralluoghi in vista e tempistiche sulla decisione): “Ho ribadito le mie preoccupazioni al Prefetto, che mi ha spiegato che a seguito del sopralluogo dei giorni scorsi (che è stato fatto anche ad Albenga e La Spezia) ci sarà una relazione tecnica di valutazione e a seconda delle problematiche riscontrate verrà fatto un preventivo dei costi di attuazione”. Il sindaco di Diano Castello ha concluso l’intervento dando disponibilità a fare un consiglio comunale in adunanza aperta presso il proprio comune. È seguito poi l’intervento del direttore di ANCI Liguria, che ha dato tutto il suo appoggio aprendo il dibattito ad altri comuni che hanno già affrontato questa problematica e agli uffici nazionali di ANCI che si occupano di immigrazione, specificando anche lui che la Regione non ha alcuna competenza in merito all’istituzione di un CPR.

Ino Bonello, presidente provinciale di Confesercenti ha chiesto la parola e ha relazionato la cabina di regia sulle operazioni di Confesercenti, che ha indirizzato una lettera al Prefetto facendo sentire le proprie ragioni. Secondo Bonello il problema non è solo di ordine pubblico ma anche di immagine e di quale sia il ruolo delle attività produttive. Ha poi chiesto di avere un rappresentante della categoria che partecipi alla cabina di regia. 

Confindustria Imperia ha ringraziato dell’invito a unirsi alla parte politica per scongiurare il rischio di avere un CPR nel Golfo. “Questa zona – spiega Paolo Della Pietra – è nota a livello nazionale per le sue eccellenze produttive e turistiche e il posizionamento del CPR non consentirebbe alcun progetto turistico e commerciale sull’ex caserma Camandone. Sarebbe gravissimo perché significherebbe rinunciare a un indotto economico più che mai significativo”.

Confcommercio ha ringraziato i presenti per l’importante occasione di confronto e ha dichiarato: “Oggi ne usciamo più forti tutti, perché condividiamo un obiettivo importante”. Paolo Saglietto, presidente della Confcommercio del Golfo dianese ha trovato bellissima l’idea di fare dei consigli comunali aperti che hanno una valenza notevole, apprezzata da tutti.

Davide Trevia ha parlato in qualità presidente provinciale di Federalberghi, a nome della categoria che si dichiara tra le più colpite dall’eventuale posizionamento del CPR. “Importantissimo non lasciare che la politica crei delle spaccature, la nostra preghiera agli amministratori va solo in questa direzione”. Al termine degli interventi delle associazioni di categoria, il sindaco Za Garibaldi le ha ringraziate sottolineando che “la cabina di regia non siamo noi sindaci, siamo tutti noi presenti, associazioni di categoria comprese”.

Il sindaco di San Bartolomeo al Mare Valerio Urso ha portato la sua esperienza storica in termini di gestione dei flussi immigratori che ha testimoniato come quando viene presa una decisione, il percorso che ha portato a quella decisione diventa irreversibile. Ecco perché un intervento deve essere condiviso da tutti il prima possibile. Il sindaco Lina Cha ha considerato complementari le proposte presentate durante l’incontro e si è dichiarata disponibile a lavorare su un documento unico di azione. 

Una proposta del consigliere Parrella ha riguardato quella di coordinare una delibera di consiglio, che è quello che il segretario comunale di Diano Marina ha delineato poco dopo. L’idea è quella di organizzare una sorta di raccolta firme (in realtà si tratta di una petizione di sensibilizzazione) proposta da un comitato spontaneo: il comitato deve essere istituito dai sindaci come persone fisiche ma può contare sull’adesione delle associazioni, che si possono associare al comitato condividendone l’obiettivo e le azioni. Tramite un consiglio comunale si potrà a questo punto fare una delibera di sostegno e adesione delle iniziative del comitato, da condividere con tutti gli altri comuni, non solo del Golfo dianese, una delibera che potrà essere vagliata e approvata in ogni giunta amplificandone il valore e il peso. Tutto questo senza dimenticare il coinvolgimento del Prefetto, che sarà invitato a incontrare la cabina di regia.