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Il Vice-Presidente di Liguria Popolare Antonio Bissolotti, il Gruppo Consiliare Tommasini, Artioli, Correnti, e la Presidente di Sanremo Popolare Monica Albarelli, intervengono con riflessioni costruttive che saranno portate all’attenzione della Regione e del Governo. 

Tenendo sempre il focus e la priorità sul tema sanitario e sulla crisi economica che l’Italia dovrà affrontare, Liguria Popolare interviene sul settore sportivo per la c.d. Fase 2 inquadrando il tema sotto il profilo turistico, economico, culturale e agonistico.

Inutile nasconderlo. La domanda comune degli sportivi è quando potremo ritornare a fare sport e manifestazioni a tutti i livelli. Dall’ultimo DPCM emanato dal Governo prima di Pasqua una road-map potenzialmente verosimile vedrebbe il 4 maggio come data utile per iniziare la c.d. fase 2 in accordo con le federazioni sportive, il CONI e i membri del Governo. Da quel momento potrebbero tornare a vivere le centinaia di circoli italiani, i tesserati amatoriali, i tecnici e i semplici sportivi amatoriali. 

Liguria Popolare pone l’attenzione sulla possibilità, a partire dalla fase-2 del prossimo 4 maggio, di tornare a svolgere una regolare attività sportiva all’aperto dove sia possibile garantire le misure di distanziamento sociale. In questo senso chiediamo alla Regione che si apra un confronto costruttivo con le Associazioni Sportive per capire chi effettivamente possa ripartire nel rispetto delle prescrizioni sanitarie. Ci sono sport come vela, canottaggio e canoa, golf, pesca sportiva, trekking, tennis, triathlon, ciclismo ed altri che potrebbero entrare in una lista di priorità di apertura solo per la tipologia dell’attività svolta. Sanremo offre potenzialità esclusive in termini di sport all’aria aperta e dobbiamo essere pronti ad inquadrare la ripartenza anche in una logica turistica e non solo per il benessere del corpo e della mente. In questa fase psicologicamente delicata praticare sport è importante per la tenuta psico-fisica dell’individuo.  

Sicuramente le attività ludico sportive saranno quelle più penalizzate nella c.d. Fase 2 ma dobbiamo tenere conto che sono quelle che comportano turisticamente il maggior numero di indotto. 

Riassumendo, quindi, si sono ipotizzati tre step: prima gli atleti d’interesse nazionale, poi quelli agonisti e infine l’attività ludico-sportiva, il tutto tra il 4 e la fine di maggio. Sempre che i dati sanitari siano in linea con gli attuali ossia si attesta un rallentamento dei contagi. 

La Regione Liguria ha già attivato una serie di contributi per i circoli e associazioni sportive al fine di supportare la ripartenza nel rispetto delle norme. Anche Sport e Salute a livello centrale ha attivato la misura di 600 euro per i collaboratori sportivi. Ma non possiamo nascondere che le associazioni sportive stanno soffrendo, a tutti i livelli. 

Pensando ai giovani, realisticamente le scuole sportive potranno ripartire a giugno e pensiamo si debba distinguere le diverse attività perchè alcune non saranno facili da gestire senza un assembramento di fatto (pensiamo agli sport di gruppo).

Veniamo ad un esempio che tocca direttamente il capogruppo di Liguria Popolare Sergio Tommasini e la Presidente di Sanremo Popolare Monica Albarelli: canoa, canottaggio e l’Associazione Canottieri Sanremo – di cui Tommasini è Presidente dal 2017. 

Tommasini: “Abbiamo uno sport che si presta a un’attività sana. Si svolge all’aria aperta. In mezzo al mare. Non è uno sport di contatto e spesso individuale. Abbiamo molte caratteristiche positive e bisogna sfruttarle e fare un progetto unitario che coinvolga altre discipline con medesime caratteristiche: penso alla vela, al golf, al trekking, al tennis, alla pesca sportiva, al triathlon che pare abbiamo pianificato una ripartenza a fine giugno, etc. Sono sicuro che questo nostro intervento vedrà il supporto anche delle Federazioni Sportive di Canottaggio, Canoa e altre. Sono altresì consapevole che per il Ministero parlare con 44 federazioni che al loro interno hanno poi diverse discipline è alquanto complesso”. 

Albarelli: “Dopo un periodo di transizione dove ci si poteva allenare nel rispetto delle norme abbiamo seguito l’ultimo decreto. Se nei testi si dice che non si può uscire in mare non si esce, se si dice che non si fanno allenamenti non si fanno e basta. A volte ho letto di obiezioni, cavilli e capisco la voglia di uscire in mare, anche i miei ragazzi hanno voglia di farlo, ma fino a che non ci saranno le necessarie autorizzazioni non lo si può fare. In qualità di allenatrice ci siamo tenuti in contatto con i nostri ragazzi proponendo settimanalmente programmi di allenamento casalinghi. 

Bissolotti, Vice Presidente Liguria Popolare: “Deve essere chiaro che il nostro intervento verso le istituzioni è di carattere propositivo al fine di riprendere l’attività sportiva quanto prima nel rispetto delle norme ma cercando di demarcare le diversità delle diverse discipline. Bisogna avere il coraggio di dare segnali positivi alla cittadinanza. Dobbiamo distinguere e ripartire in modo graduale. La Regione Liguria lo ha fatto per le manutenzioni balneari e gli orti, chiediamo venga preso in considerazione anche questo settore. Oggi l’iniziativa parte da Sanremo ma è ovviamente replicabile per tutto il territorio regionale”.