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Riviera Time fa il punto della difficile situazione in cui si trova il settore turistico con il presidente provinciale di Federturismo, Christian Feliciotto.

Molte strutture alberghiere del Ponente ligure avevano già chiuso a fine febbraio con la prima cancellazione di eventi e le prime conseguenti disdette. Poi la chiusura totale per via del decreto ministeriale. Ora si attende fiduciosi la riapertura anche se non si hanno notizie ufficiale sulla proroga, o meno, delle misure imposte dal Governo per contenere il dilagare del coronavirus.

“Una situazione che ha colpito tutti i settori. Quello turistico è stato quello colpito per primo e probabilmente sarà quello che ci metterà più tempo a riprendersi. I mesi di marzo e di aprile, forse anche parte di maggio, sono ormai compromessi. Siamo speranzosi di non perdere la stagione e di poter ricominciare il più presto possibile ovviamente con numeri piccoli e graduali. La speranza è quella di tornare alla normalità nel mese di luglio e agosto e di riuscire a prolungare bene la stagione ad ottobre e novembre per recuperare le perdite della primavera,” spiega Feliciotto.

Su questo punto gli albergatori stanno lavorando insieme alle associazioni di categoria e all’amministrazione Sanremese per poter creare un’offerta estiva e autunnale di grande richiamo.

“La situazione attuale è la seguente: le prenotazioni alberghiere sono state tutte cancellate fino a maggio; i mesi estivi sono in stand-by perché giustamente i clienti stanno aspettando l’evolversi della situazione e sempre per questo motivo non arrivano nuove prenotazioni,” aggiunge.

Una situazione quindi difficile da decifrare anche per chi ha passato una vita a lavorare e a studiare il settore. “Dobbiamo anche considerare – prosegue Feliciotto – che il nord Europa, la Russia e altre nazioni stanno ora entrando in una situazione critica. Cosa che noi stiamo vivendo da alcune settimane. Dobbiamo quindi supporre un ritardo per quelle zone della ripresa che andrà a minare un grande bacino per il turismo locale. Nel momento che le misure per evitare i contagi finiranno, i negozi e altri settori potranno cominciare a lavorare subito. Per il settore turistico ci vorrà invece del tempo.”

Per quanto riguarda il decreto “Cura Italia” aggiunge: “Bene gli ammortizzatori sociali e la cassa integrazioni in deroga per i dipendenti che non stanno lavorando. Un primo aiuto dal Governo, ma che non basta. Speriamo se ne rendano conto e speriamo si rendano conto di quanto il turismo è importante per l’Italia. È stato giusto mettere in sicurezza il personale, ma bisogna dare rassicurazioni anche alle imprese per ripartire.”

L’intervista integrale è visibile nel video servizio a inizio articolo.