“Mi scriva chiaramente se è nei piani di Poste l’installazione di un ATM a Borgomaro e se sì in quale arco temporale oppure se per Poste Italiane Borgomaro non è di interesse commerciale; dopo un anno questo dato dovrebbe essere già stato analizzato e valutato”. Questa parte della lettera inviata dal sindaco Massimiliano Mela per sollecitare nuovamente l’installazione di uno sportello per il ritiro presso il comune della valle Impero.

Sportello che potrebbe essere di grande utilità non solo per il capoluogo del Maro, ma anche per i comuni vicini e i suoi abitanti: Aurigo, Caravonica, Chiusavecchia, Lucinasco, costretti, a oggi, a recarsi nella confinante valle Arroscia, vedi Pieve di Teco, o addirittura a Imperia per il prelievo di contanti da Poste.

In risposta alla lettera di Mela Poste ha scritto: “Non è vero che non diamo seguito alle lettere inviate. La lettera è una presa in carico della vostra richiesta, ma il punto è che i comuni che chiedono che Poste Italiane, cortesemente, installi un ATM nel proprio territorio sono tanti; basti pensare che i piccoli comuni in Italia sono circa 5500… In un periodo storico dove molti sindaci lamentano l’abbandono dei territori da parte delle banche, l’impegno economico e non solo della nostra azienda è significativo, ma occorrerà comunque del tempo affinché tutti potranno ricevere sul proprio territorio l’ATM che tanto desiderano”.

Non sembra dunque ancora questione di pochi giorni per l’installazione dello sportello a Borgomaro. A onor di cronaca va detto che la prima richiesta del sindaco a Poste è datata aprile 2019, oltre un anno fa.