'News tra i banchi', la redazione firmata dagli alunni della Scuola Media Pascoli di Sanremo
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Si chiama “Facciamo i giornalisti” il progetto PON (Progetto Operativo Nazionale) lanciato alla Scuola Media Pascoli di Sanremo che coinvolge alcuni degli alunni di tutte le classi per creare una piccola redazione.

Coordinati dai professori di lettere Manuela Di Francesco e Gianluca Picconi, i ragazzi hanno formato la loro prima mini redazione giornalistica chiamandola ‘News tra i banchi’. I lavori saranno poi indirizzati verso un giornale cartaceo e online, comprensivo di materiale audio-visivo.

Obiettivo del progetto è quello di sviluppare le capacità tecniche, linguistiche e creative dei ragazzi, grazie al lavoro con nuovi strumenti digitali e potenziando le capacità di scrittura. I piccoli giornalisti infatti, oltre a redigere articoli, si stanno occupando dell’aspetto digitale che comprende la registrazione e il montaggio di video-interviste.

Il sito è ancora in fase di costruzione in quanto i ragazzi hanno cominciato la loro esperienza raccogliendo materiale durante il periodo del Festival di Sanremo. 

Divisi in piccoli gruppi, ognuno fornisce il suo contributo: c’è chi commenta le canzoni in gara, chi scrive articoli di opinione e costume, un articolo di taglio storico dalle origini della manifestazione ad oggi, un articolo anche sulla moda e il Festival. Alcuni ragazzi si occupano di montare i video, di curare l’editing e di commentare le foto scattate.

“Da questo progetto uscirà un reportage sul Festival con approfondimenti prodotti da loro, in versione cartacea e online – commenta l’insegnante Manuela Di Francesco – ma un altro obiettivo è quello di creare proprio un giornalino online che divulghi le attività del nostro istituto ma anche interessarci di quanto avviene sul territorio per creare dei futuri cittadini consapevoli”.

Il progetto è stato particolarmente apprezzato dai ragazzi, sopratutto perché sono usciti in prima persona destreggiandosi tra interviste e articoli. “La parte un po’ più ostica per loro è la rielaborazione delle informazioni ma grazie ai nuovi software si sentono stimolati. Uno degli obiettivi del progetto è proprio quello di stuzzicare la curiosità e magari portare anche chi non lo sospetterebbe a capire che ha invece la stoffa per scrivere“, conclude la professoressa.