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Si è svolta questa mattina una conferenza stampa in comune a Ventimiglia alla presenza del sindaco Gaetano Scullino e dell’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola, accompagnato dai tecnici di Regione Liguria tra cui anche l’architetto Pier Paolo Tomiolo.

Al centro dell’incontro con la stampa il progetto del ‘Waterfront’ alle spalle del costruendo porto di Cala del Forte e le voci che si sono create ieri al riguardo di una presunta bocciatura da parte della Regione per quanto riguarda questa progettualità proposta dall’imprenditore olandese Robert Thielen, pronto a spendere 100 milioni per un grande albergo e residenze di lusso.

“In questo primo mese di amministrazione abbiamo controllato tutto quello rimasto in sospeso dai 5 anni precedenti. Ci sono differenti opere che riteniamo di vitale importanza per il rilancio di Ventimiglia: il porto, il villaggio a Grimaldi e tutta la parte retrostante al Porto. Se per le prime due opere le cose vanno a gonfie vele, per il progetto presentato dall’investitore olandese riteniamo che la procedura intrapresa dalla scorsa amministrazione sia quella più difficile, lunga e rischiosa. Così come anche detto in precedenza dalla Regione,” dichiara il sindaco Scullino.

Nessuna bocciatura ufficiale è però arrivata da Regione liguria. L’assessore Scajola e il dirigente Tomiolo hanno spiegato come vi siano state delle comunicazioni tra i tecnici comunali e quelli regionali. Quest’ultimi avrebbero consigliato di lasciar perder la via dell’accordo di programma per procedere invece con una variante urbanistica.

“Non c’è stata alcuna bocciatura anche perché in Regione non vi è ancora alcun progetto. Non c’è stato nessun atto ufficiale. I nostri erano semplicemente consigli preliminari, come del resto facciamo con tutte le amministrazioni. Poi ovviamente i comuni hanno la più totale autonomia. L’amministrazione Ioculano ha semplicemente deciso di intraprendere la strada dell’accordo di programma che, in questo caso specifico, non è la più corretta,” spiega Marco Scajola.

“È stata alimentata – aggiunge – una polemica su alcuni organi di stampa: una polemica sterile e con falsità incredibili che meritavano risposte e chiarimenti. Non si possono creare sul territorio questi allarmismi che rischiano di allontanare gli investitori.”

Diverse le ragioni, stando ai tecnici della Regione, per scegliere la variante e non l’accordo di programma. “Quest’ultimo strumento prevede lungaggini burocratiche che si possono evitare. Inoltre, l’accordo di programma sposta la responsabilità e il controllo totale dell’opera alla Regione. Crediamo invece che il controllo su un progetto come questo debba rimanere all’amministrazione locale per il bene della città,” spiga Scajola.

Da chiarire anche la questione dell’interesse pubblico che la Regione avrebbe bocciato. “Ripeto, non c’è stata nessuna bocciatura. La questione è semplice. L’accordo di programma prevede che prevalga l’interesse pubblico su quello privato per tutte le parti in causa: comune e Regione. L’interesse pubblico per Ventimiglia è chiaro, ma non c’è alcun interesse pubblico per la Regione e questo fatto avrebbe potuto bloccare tutto l’iter,” aggiunge Scajola. “Non sono io, o il presidente Toti, a decidere se un’opera è di interesse regionale o meno. Sono parametri di legge ben chiari. Il progetto del Grimaldi Garden sull’ex cava a Ventimiglia, per esempio, ha ottenuto l’interesse regionale perché coinvolge l’Università di Genova. Nel progetto del Waterfront non è coinvolta alcuna realtà regionale,” conclude.

In un’email inviata dal dirigente Tomiolo ai tecnici del comune il 5 aprile era stato evidenziato anche questo aspetto. Il 10 aprile l’amministrazione ha portato il progetto dell’imprenditore olandese in Consiglio comunale deliberando l’indirizzo per l’interesse pubblico e quindi aprendo di fatto l’iter per l’accordo di programma.

Il sindaco Scullino e la Giunta, sotto consiglio della Regione, hanno però deciso di lasciar perdere questa via per portare avanti l’iter attraverso una variante urbanistica che permetta la realizzazione del progetto.

“Abbiamo deciso di intraprendere questa strada per dare risposte celeri alla città e al privato,” commenta Scullino.