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La Polizia di Stato ha tratto in arresto nella notte scorsa un cittadino sudanese colto nella flagranza del reato di furto aggravato nella centrale via Roma.

L’uomo aveva appena sollevato la serranda di un negozio di articoli per animali, spaccato la vetrina con una sbarra di ferro e rubato il fondo cassa, poche decine di euro, oltre a due collari per cani in acciaio.
Gli Agenti lo hanno bloccato mentre tentava di scappare dopo essere uscito dal negozio.

Ha 32 anni, attualmente risulta irregolare in Italia, in passato aveva un permesso di soggiorno umanitario.

Non ha opposto resistenza ed ha confessato ai poliziotti di averlo fatto per fame. La refurtiva era nascosta nello zaino. La sbarra metallica utilizzata per spaccare la vetrina era ancora nelle sue mani.

La mattina successiva si è svolto il processo per direttissima in videoconferenza, come previsto dalle norme anti pandemiche.

I Magistrati hanno convalidato l’arresto e, su richiesta della difesa, lo hanno rinviato a marzo. Nel frattempo il Giudice ha sottoposto l’arrestato alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Imperia.

Gli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza sospettano che lo stesso individuo si sia reso responsabile di altri cinque episodi criminali accaduti nella notte a Ventimiglia, nel quartiere Gianchette.
Si tratta di un tentato furto in una farmacia, dove è stata spaccata la vetrina, e di quattro veicoli in sosta ritrovati con il finestrino laterale infranto per i quali i poliziotti ipotizzano un furto, un tentato furto e due danneggiamenti. Sono in corso i contatti con le vittime dei reati per accertare l’entità dei danni patiti e acquisire le relative denunce.

Secondo la Polizia di Stato le caratteristiche di tutte le spaccate sono compatibili con l’utilizzo della sbarra di ferro sequestrata. Gli Agenti hanno intanto accertato che anche i tempi relativi agli spostamenti da un luogo all’altro e le relative distanze concordano perfettamente con l’ipotesi che l’autore di tutti i reati sia lo stesso.