Questo pomeriggio si è tenuto, presso la sala consiliare di Ventimiglia, un consiglio comunale straordinario, portante come oggetto la possibile locazione di un CPR in città e l’istituzione, con conseguente nomina, della commissione speciale consiliare ‘Immigrazione’.

La convocazione straordinaria è stata richiesta dai consiglieri di minoranza per convenire sulle intenzioni comunali riguardo la postazione di un CPR in città, al fine di favorire le condizioni di vita generali dei numerosi migranti attualmente stazionati a Ventimiglia, in attesa di varcare il confine francese.

Ad aprire la discussione la consigliera Tiziana Panetta che ha richiesto, a nome dei consiglieri di minoranza, una votazione ed una determina sui punti ordini del giorno e non un semplice dibattito, come stabilito dal Presidente del Consiglio.

La consigliera di minoranza Vera Nesci ha chiarito ulteriormente le volontà della minoranza: “Il nostro obiettivo è di porre in discussione questo tema, ma anche di far esprimere il consiglio comunale su quelle che sono le nostre richieste. Era prevista dunque una votazione, una mera discussione non è sufficiente”.

Il consiglio si sospende dunque per un paio di minuti.

Viene nuovamente ribadito come per la giornata odierna sia prevista esclusivamente una discussione delle richieste avanzate dai consiglieri di minoranza, i quali insistono circa la necessità di una votazione. Il presidente del consiglio, Roberto Nazzari, sottolinea la necessità che la minoranza avanzi una mozione per poter procedere alla votazione. Segue un’altra sospensione della riunione, alla cui ripresa nessuna mozione è stata presentata. Non verrà effettuata dunque nessuna votazione.

Roberto Parodi, consigliere di maggioranza, ha preso la parola, esprimendosi riguardo la sua definizione di CPR data ieri sui social network, in cui paragonava la possibile struttura ad un ‘bidone dei rifiuti’, metafora atta a sottolineare quanto nessuna città voglia ospitarla: “Enrico Ioculano chiede le mie dimissioni, dovrebbe chiederle ad altri individui rappresentanti il suo stesso partito. Io penso che voi tutti abbiate letto il testo che riguarda il CPR, vi sarete resi conto che il CPR a Ventimiglia non è una realtà possibile. Io parlavo di un CPR vicino a Ventimiglia, non all’interno della città. Sarebbe illogico sostenere ciò, come anche dire che esista un CPR in ogni regione”.

Il consigliere di maggioranza, Simone Bertolucci, è intervenuto sul primo punto ordine del giorno: “Il primo errore fu della stampa locale: alcuni titoli recitavano l’autocandidatura di Ventimiglia come città ospitante del CPR, affermazione di per sé allarmante per i cittadini. Noi stiamo seguendo le indicazioni ministeriali riguardo al CPR, per cui reputo questa discussione inutile. Per quanto riguarda il centro di accoglienza, il partito della Lega è totalmente contrario ai centri d’accoglienza operanti, come già abbiamo visto precedentemente nella nostra città. In quanto partito non siamo contrari di base, abbiamo visto le conseguenze dirette del precedente centro di accoglienza nei pressi di Bevera: un profondo senso di insicurezza nella cittadinanza e numerosi disordini”.

Il consigliere di minoranza Gabriele Sismondini ha espresso poi le sue opinioni a riguardo: “Siamo qua oggi perché in città si parla solo di questa tematica: sui giornali, le persone, al bar. Abbiamo dei quartieri, come diceva giustamente il consigliere Bertolucci, che soffrono. Io, invece, vi dico che è la città a soffrire ed è palese. La città nella stagione estiva forse è un po’ più viva, soprattutto la zona del lungo mare, ma in tutto il resto del territorio non c’è vita. La colpa è di tutte le parole dette in passato, in quanto hanno messo Ventimiglia in cattiva luce. La città soffre e abbiamo già pagato e paghiamo lo scotto di questa situazione. Lo paghiamo da anni. Per voi è una fortuna che non abbiamo una struttura adatta a ospitare in questa città un CPR: si tratta di una struttura detentiva che rimarrebbe e rimarrà a lungo perché reputo che il problema migratorio non verrà risolto in tempi brevi. Come ha scritto Repubblica, il CPR non è una soluzione per Ventimiglia: non serve un centro di detenzione, ma politiche di accoglienza. Questo risolverebbe molti problemi cittadini: le persone che vivono per le nostre strade diminuirebbero sensibilmente”.

Vera Nesci, prendendo la parola, ha incitato la maggioranza ad esprimersi chiaramente: “È stata necessaria la presenza del ministro Piantedosi per riconoscere che Ventimiglia non sia la località ideale per il CPR, in quanto i migranti del nostro territorio sono transitori: si tratta di persone bisognose di un sostegno provvisorio. A cinque mesi di distanza dalle elezioni comunali, non c’è ancora un piano per l’accoglienza. Non volete dire chiaramente le vostre posizioni”.

“Non si tratta di non avere un cuore ed empatia per queste persone. Si parla di accoglienza, non di integrazione, ed il problema sta proprio qui. È una realtà di competenza statale, però la nostra città ne vive le conseguenze dirette”, ha dichiarato il consigliere Simone Bertolucci.

“Fare un centro di accoglienza oggi ha una spesa eccessiva, 25 milioni di euro richiesti. Sfruttiamo i PAD, sono un’ottima soluzione”, ha continuato Parodi.

Il consigliere di maggioranza, Giovanni Ascheri, si è espresso in rappresentanza del suo partito: “Fratelli d’Italia Ventimiglia è favorevole a un CPR per i migranti irregolari, ad oggi circa il 40% dei presenti attualmente sul territorio, siamo favorevoli ad un centro d’accoglienza e ad un Pad a Ventimiglia sotto la supervisione ed il controllo della polizia locale. La situazione va affrontata e risolta, anche a livello governativo. Le forze dell’ordine vanno organizzate e gestite meglio per far fronte all’emergenza in corso nella nostra città”.

“Un PAD a Ventimiglia? Anche aprendolo nel Ferrotel di Ventimiglia, come faremmo a convogliarvi tutti i migranti attualmente sul territorio? Non possiamo aprire un PAD in città, sia al suo interno come al suo esterno, e affidarci al caso”, ha proseguito Tiziana Panetta.

“Non è competenza di questo consiglio comunale, e tanto meno del sindaco, l’istituzione di un CPR e di un centro di accoglienza, ma sicuramente questa amministrazione può dare una descrizione di quella che è la realtà ventimigliese. Il ministro Piantendosi non vive qui e non può far emergere quali sono le reali necessità della nostra città e dei nostri cittadini, ma noi sì. Personalmente sono a favore che chi delinque ed i migranti irregolari vengano puniti, ma penso anche che ci sia bisogno di una struttura che possa contenere un po’ il disagio che è presente nel centro cittadino”, ha sottolineato la consigliera di minoranza Cristina D’Andrea.

“Forza Italia ha modificato il suo pensiero riguardo il CPR”, ha proseguito il consigliere di maggioranza, Franco Ventrella. “Riconosce la sua necessità, anche se è consapevole che Ventimiglia non è adatta ad ospitarlo. Per quanto riguarda un centro d’accoglienza, siamo favorevoli al Ferrotel e speriamo solo sia di dimensioni sufficienti. In riferimento al PAD, si tratta di una struttura che ad oggi potrebbe sembrare sufficiente ad ospitare le famiglie ed i minori, Fratelli d’Italia non si discosta dal suo pensiero iniziale in questo”.

Il consigliere di maggioranza, Matteo Ambesi, ha dichiarato: “Né un CPR né un centro d’accoglienza possono fare da deterrente o invogliare le persone al transito. Ci siamo accorti di questo fenomeno solo a causa della chiusura delle frontiere. Ventimiglia rimarrà un punto di transito per i migranti. Parliamo di fenomeno e non di problema. Le parole sono vita, ma possono essere anche enormi macigni e possono far male”.

A concludere è stato il sindaco Flavio Di Muro, che annuncia il suo invito alla Camera dei Deputati per dare opinione riguardo il decreto legge immigrazione:

“Non risponde al vero che l’amministrazione comunale attuale non abbia una strategia. Le mie posizioni sono sempre state le stesse. La strategia c’è ed è una strategia limitata alle competenze comunali. Questa amministrazione non intende ricevere o subire. Vi annuncio che la prossima settimana sono stato invitato in un’audizione alla Camera per esprimere i pareri sul decreto legge riguardante l’immigrazione; dunque, la città di Ventimiglia è a testa alta: ascoltata e ricevuta.

Per ora si è parlato solo di una parte dell’immigrazione, ossia l’accoglienza, ma bisogna avere una strategia compiuta sia sull’accoglienza che sulla repressione. Il sindaco deve garantire la sicurezza urbana ed anche per questo non si può proporre una struttura sola, contrariamente a cosa si evince da questo consiglio comunale: per cui sia sufficiente un singolo centro di transito per gestire l’intera fenomenologia dell’immigrazione di Ventimiglia. Se ci sono delle diversificazioni di trattamento è dovuto al fatto che dobbiamo adeguare le infrastrutture sul territorio comunale per raccogliere i migranti in base a quelle che sono le disposizioni di legge. Non è possibile proporre una sola struttura, aperta a tutti, dove convogliare bambini, famiglie, migranti regolari e irregolari, estremismo, donne in gravidanza. Non sarebbe umanitario: noi vogliamo dividere questi sistemi di accoglienza perché lo impone la legge, ma anche perché è giusto e rispettoso di queste persone. Per quanto concerne i minori stranieri non accompagnati, abbiamo delle convenzioni in essere che funzionano, abbiamo un rapporto con la Croce Rossa, abbiamo una struttura a Vallecrosia. Tendenzialmente i minori dovrebbero essere accettati dalla Francia, ma purtroppo non è così. Concentrandosi sul PAD, è un unicum a livello nazionale, ideato dal prefetto di Imperia. Ad oggi è stata avviata come esperimento e questa nuova formulazione, utilizzata in modalità di sperimentazione, la porteremo avanti oltre il termine perché ha dato buoni risultati. Il PAD si sta rivelando sufficiente, in quanto in linea con l’obiettivo prefissato, ossia accogliere le famiglie con minori e i soggetti vulnerabili e di conseguenza potenzieremo il PAD.

Ho ricevuto l’altro giorno la delegazione di Save The Children, la quale mi ha presentato un progetto consistente in una struttura mobile che verrà collocata tra un immobile e l’altro. Un luogo ancora più consono e meno provvisorio, dotato di riscaldamento, refrigeramento e con un contesto adatto ai minori.

Il Ferrotel è un’iniziativa del prefetto. La settimana prossima ci sarà una riunione a cui parteciperemo io, il prefetto ed RFI: l’esito del sopralluogo, il quale è già stato effettuato, chiarirà la quantità di posti disponibili.

Io sono favorevole al CPR, se lo avessimo fatto a Ventimiglia ad oggi avremmo meno migranti per strada”.

Su richiesta del consigliere Sismondini è stato infine ritirato il secondo punto all’ordine del giorno sulla costituzione di una commissione speciale consiliare “Immigrazione”.