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Il Paese in questi mesi di picco di influenza e Covid ha visto correre i cittadini in farmacia per comprarsi le cure necessarie. Ma pesano anche le materie prime sempre più difficili da trovare a partire dai principi attivi che arrivano soprattutto dalla Cina, alle prese con un boom di contagi. Senza scordarsi degli effetti della guerra sui trasporti e il caro energia. Con il rischio però che la carenza dei farmaci possa aggravarsi per il pericoloso fenomeno dell’accaparramento: la gente preoccupata di non trovare i medicinali potrebbe correre in farmacia a farne incetta autoalimentando così la carenza.

A lanciare ripetutamente l’allarme negli ultimi mesi sono stati i farmacisti. Riviera Time ha intervistato a tal proposito la dr.ssa Anna Maria Quaglia, titolare della storica farmacia Quaglia a Ventimiglia.

“Le scorte scarseggiano: dai più comuni, come gli antibiotici e gli antipiretici, fino a quelli utilizzati per terapie specifiche, come gli antitumorali e gli anti-ipertensivi. La situazione va avanti da prima di Natale ed è dovuta a diversi fattori. Poco alla volta stiamo rientrando ad avere i farmaci mancanti. Non riguarda solo il nostro Paese ma anche i francesi si lamentano di questo problema”, ha commentato ai nostri microfoni Quaglia.

“Il consiglio è quello di proporre al cliente di prendere il farmaco generico, esattamente uguale a quello originale”, ha concluso la titolare della farmacia.

L’intervista completa nel video-servizio a inizio articolo.