Vallecrosia, Biasi risponde all'esposto di Paolino sul "ponte con le bretelle"
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A seguito dell’esposto presentato alla Corte dei Conti dall’assessore Emidio Paolino sui fondi regionali spesi per la realizzazione del ponte di via Roma davanti al Conad di Vallecrosia, Armando Biasi risponde con un video e un comunicato stampa inviati alla nostra redazione e che riportiamo integralmente:

Finalmente l’Assessore Paolino ha partorito il topolino che enuncia da ormai 6 anni, per offuscare un fallimento amministrativo epocale.

Siamo contenti che abbia intrapreso questa iniziativa per diverse motivazioni: la più importante è che esca allo scoperto, visto che in questi anni, ha dedicato molte energie a calunniarmi per creare i presupposti di un’opera teatrale.

Sono pronto per ricordare importanti tappe della pratica, così tutti possono giudicare con serenità e trasparenza.

Il 14/09/2006, durante l’Amministrazione in cui Croese era Sindaco ed io Vice Sindaco, Vallecrosia, subisce una violenta alluvione, che provoca, purtroppo, anche una vittima.

In quella catastrofe tra i tanti danni pubblici e privati viene demolita una passerella che collegava via Roma a molte famiglie che vivono tra via Don Bosco e il Conad.

Inoltre, la Regione Liguria impone al Comune, per motivi di sicurezza e messa a norma, di demolire il ponte di via A. Custodi.

Prontamente il Comune di Vallecrosia ha provveduto ad inoltrare, nei termini e secondo le modalità previste dalla D.G.R. 221/2005, una serie di schede riguardanti le segnalazioni di danno occorso relative alla messa in sicurezza di opere pubbliche.

La regione finanzia nel 2009 il primo stralcio funzionale dei lavori di costruzione ponte e nuova strada di collegamento tra via Roma e via Don Bosco in sponda sinistra al torrente verbone, con fondi dedicati esclusivamente per i danni alluvionali.

Il Sindaco Giordano e l’Assessore Paolino nel febbraio 2016 approvano il piano regolatore dove si conferma il tracciato della strada di collegamento da me già prevista nel 2009.

La forma del ponte non è un vezzo rinascimentale, ma un obbligo idraulico, in quanto per il rispetto del tirante idraulico e del franco si è costruito un ponte strallato da parte del politecnico di Milano.

Un ponte classico non solo era irrealizzabile, ma come è accaduto per via A. Custodi non autorizzabile.

Concludo, come già detto in altre occasioni, aspetto in una data ed in un orario utile al Sindaco Giordano di poterci incontrare sul ponte per un confronto pubblico.

Tutto è strano e strumentale perché Paolino poteva denunciare alla corte dei conti, nei 5 anni che ha svolto il suo ruolo con cause di ogni tipo, ma forse pensava che l’ultima settimana avrebbe guadagnato qualche voto, con un colpo di teatro, ma ci siamo cari cittadini, per liberare Vallecrosia dall’amministrazione peggiore della nostra storia.