vallebona - badalucco

“Con due nuovi Comuni liguri che hanno ottenuto la bandiera arancione, Vallebona e Badalucco, facendo salire a 17 il numero totale dei vessilli ricevuti, la Liguria ottiene un grande risultato che va ad aggiungersi al primo posto in Italia per le bandiere blu. Segno dell’ottimo lavoro compiuto dai Comuni del nostro entroterra che hanno saputo valorizzarsi nell’ottica di un turismo sempre più destagionalizzato”.

Commenta così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti le nuove bandiere arancioni assegnate dal Touring Club Italiano ai Comuni dell’entroterra.

In totale sono 17 quelli che possono fregiarsi in Liguria del marchio di qualità per il turismo nell’entroterra ligure. Per Imperia: Airole, Apricale, Dolceacqua, Perinaldo, Pigna, Seborga, Triora e le due new entry di Badalucco e Vallebona. Per la Spezia: Brugnato, Castelnuovo Magra, Pignone, Varese Ligure; per Savona Castelvecchio di Rocca Barbena, Sassello e Toirano e in provincia di Genova Santo Stefano d’Aveto.

“Questo riconoscimento – spiega l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino – nasce per volontà di Regione Liguria in collaborazione con il Touring Club che poi lo ha portato in tutta Italia e viene attribuito ai Comuni che rispettano alcuni standard di qualità del territorio, dei prodotti e delle imprese per la valorizzazione turistica dell’entroterra. Questo marchio certifica non solo la bellezza di un borgo, ma anche la qualità della vita dell’intero territorio del comune e il rispetto delle tematiche ambientali. Un riconoscimento molto significativo e molto difficile da ottenere per un Comune che deve rispettare una molteplicità di criteri. Come Regione Liguria abbiamo sempre supportato i Comuni in modo da poter cogliere tutte le opportunità di farsi valutare per entrare nell’elenco e promuovere così la bellezza del nostro entroterra”.

“Si tratta di un gran bel segnale – conclude Toti – nel momento della ripartenza della nostra regione e dell’Italia. Tutto ciò certifica la vitalità del nostro territorio insieme ai comuni che hanno saputo mettersi in gioco sotto la lente di ingrandimento degli ispettori del Touring Club per promuovere il loro patrimonio storico, culturale e ambientale”.