Grande successo, senza nessuna quota d’iscrizione, per la prima edizione della “100 km nei bricchi” organizzata domenica scorsa, 5 maggio, dal Moto Club Valle Argentina in speciale collaborazione con l’Arma dei Carabinieri.

Un sodalizio riuscito quello tra il bravissimo presidente Alessandro Pastore e i rappresentanti dell’Arma nella Riviera di Ponente: il colonnello Andrea Mommo e il capitano Mario Boccucci.

Di sicuro è stata un’occasione reciproca, vista la considerevole affluenza di partecipanti e spettatori. Un’opportunità sfruttata dai Carabinieri, per incontrare i cittadini e in particolare i giovani (che identificano la motocicletta come il primo mezzo di “indipendenza”, ma che non sempre lo utilizzano nei modi corretti) dal Moto Club per interfacciare la passione per le due ruote con chi garantisce quotidianamente la sicurezza del territorio.

Si … perché, la presenza della motocicletta nel processo di motorizzazione dell’Arma dei Carabinieri ebbe larga utilizzazione a partire dall’inizio del secolo scorso. Già nel febbraio del 1912 il Ministero della Guerra autorizzava gli ufficiali a guidare la moto per esigenze di servizio, subordinatamente alla loro capacità di guida.

Le prime motociclette italiane furono la Frera (col modello 2 1/2 HP del 1922) e la Borgo; poi si affermarono in campo militare la Bianchi (col modello C75A 500) e la Moto Guzzi (Alce), mentre oggi l’Arma dei Carabinieri utilizza, a seconda delle esigenze operative, diversi costruttori: BMW – Aprilia – Moto Guzzi e Ducati.

 

 

Molta è stata la curiosità tra i ragazzi che, a più riprese, chiedevano conferme o smentite sulle elaborazioni delle moto in servizio all’Arma.

“Le moto sono identiche a quelle civili, la differenza la fa l’abilità del carabiniere motociclista. Hanno una manutenzione ordinaria scrupolosa a cui si aggiunge una preparazione meticolosa del nostro personale.” sottolinea il maresciallo Mauro Rinaldi.

Come si diventa motociclista? Ecco che l’istruttore motociclista CC Livio Bellone ne tratteggia i punti: “Essere Carabiniere e conseguire la patente militare che abilita alla guida di motocicli. E poi possedere una naturale attitudine a guidare la moto perché non basta il solo titolo di guida”.

Incalza il colonnello Andrea Mommo: “I carabinieri che vogliono conseguire l’abilitazione di motociclista sono sottoposti a vari esami che ne testano l’idoneità all’impiego, le capacità e le attitudini. Poi, se ammessi, accedono alle Sezioni Motociclisti dei Nuclei Operativi e Radiomobili. Si tenga presente che le nostre moto aggiungono, al peso del mezzo, un ulteriore peso dovuto ad equipaggiamenti e dotazioni idonee al servizio istituzionale. E’ pertanto necessario, oltre alla idoneità, un costante esercizio fisico e tecnico al fine di guidare le moto in qualsiasi condizione: sia ordinaria sia in emergenza, sapendo utilizzare correttamente i dispositivi di cui sono equipaggiate”.

Oggi, la motocicletta, è uno strumento di lavoro insostituibile per i Carabinieri. Usata sia come pronto intervento e viabilità, sia come servizio scorta a supporto di tutte le personalità che transitano sul territorio. Una curiosità: la scorta dei Carabinieri Corazzieri del Presidente della Repubblica impiega ancora le affascinanti Moto Guzzi California 1100.

Diviso in due momenti “bagnati dalla pioggia”, l’iniziativa del Moto Club Valle Argentina ha raccolto una sessantina di partecipanti che si sono destreggiati in due distinti momenti: la mattina, tra le zone comprese di Taggia e Poggi di Imperia passando per i comuni di Civezza e San Lorenzo, con discesa verso Santo Stefano e ulteriore risalita verso Terzorio e Pompeiana, fino ad arrivare a Castellaro e “nuovamente” a Taggia.

Poi pranzo gratis offerto presso la sede storica del Moto Club.

Nel pomeriggio i partecipanti si sono districati anche in prove di equilibrio presso il mercato coperto di Taggia, oltre alla passeggiata turistica che ha toccato le zone di Sanremo e San Romolo passando per Coldirodi.

Dopo la Benedizione delle Moto di aprile e la 100 Km nei bricchi di maggio il Moto Club Valle Argentina (www.mcva.it) ha già in programma per il prossimo 10 agosto 2019 la “ Notte della Strega”.