Regna l’incertezza al Governo sull’immediato futuro del Paese. La cabina di regia per l’analisi dei dati della pandemia coronavirus si riunirà lunedì 17 maggio e non, come inizialmente paventato, entro la settimana in corso.

Uno slittamento che testimonia, una volta di più, la spaccatura tra le forze politiche che spingono per accelerare la ripartenza, centrodestra, e quelle che, al contrario, predicano prudenza, gran parte del centrosinistra. In mezzo il premier Mario Draghi al quale, come consuetudine, spetterà la decisione finale.

Argomento più caldo e probabilmente il più vicino a una modifica rimane il coprifuoco. Lo spostamento, secondo l’agenzia di stampa nazionale Ansa, non sarebbe però dalle 22 alla mezzanotte, ma dalle 22 alle 23.

Se ne saprà di più dopo la cabina di regia di lunedì sia sul come sia sul quando. Già perché l’ipotesi iniziale di vedere uno slittamento del coprifuoco già dal 17 è definitivamente sfumata. Si fa strada ora la data del 24 maggio, ma i partiti sono pronti a opporsi e anzi rilanciano chiedendo di anticipare le riaperture previste per giugno e luglio, ovvero ristoranti al chiuso, palestre, parchi tematici, fiere, convegni e congressi, stadi e centri commerciali nel weekend, oltre a consentire l’organizzazione di eventi e cerimonie.