Aumenti dei pedaggi e lunghe code: il 2024 dei viaggiatori ed utenti delle Autostrade non è certo cominciato sotto i migliori auspici. Nei tratti interessanti la Liguria, i rallentamenti ed i disagi si sono palesati fin da venerdì 29 dicembre e tra ieri ed oggi, primi giorni del 2024, non sembrano svaniti. Nella serata di Capodanno si sono accumulati oltre 10 km di coda tra Finale Ligure ed Albenga, situazione ripresentatasi anche questa mattina e che si è ripercossa anche nel Ponente Ligure. Sempre a causa dei cantieri, nell’ultimo week-end dell’anno il traffico è rimasto congestionato tra i caselli di Imperia Ovest ed Est. Questa mattina veniva registrato un km di coda, così come tra Sanremo Ovest ed Arma di Taggia e tra quest’ultima ed Imperia Ovest.

Il regalo indigesto invece è arrivato giovedì notte quando il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto MilleProroghe contenente un nuovo rincaro sui pedaggi delle autostrade che in alcune tratte toccherà anche il 2,5%. Un aumento che mediamente schizza al 3,6% negli ultimi sei mesi, dopo la precedente lievitazione del prezzo deciso lo scorso luglio.
Sono parzialmente salvate dal nuovo provvedimento i tratti di ASPI – Autostrade per l’Italia -, principale gestore, con l’1,51% di rialzo già attivo dal primo gennaio 2024.

Rimangono invece fermi i prezzi nei tratti delle società con concessioni scadute o con piano economico in corso, almeno per il momento, come Autostrada dei Fiori che gestisce la A10 Savona-Ventimiglia la A6 Savona-Torino.

Nel testo si legge inoltre che “Differisce al 30 marzo 2024 il termine per la presentazione, da parte delle società concessionarie per le quali è intervenuta la scadenza del periodo regolatorio quinquennale, delle proposte di aggiornamento dei piani economico-finanziari (PEF)”. Mentre viene prorogato al 31 dicembre 2024 il termine per il perfezionamento dell’aggiornamento dei piani economici finanziali dei concessionari autostradali. In sostanza le le concessionarie avranno più tempo per sottoporre al Governo un piano di investimento per ammodernare la rete.

Da un paio d’anni, comunque, Autostrade ha predisposto un sistema di cashback (scaricando la app Free to X) che rimborsa l’utente l’importo del pedaggio (in toto o parzialmente), in caso di cantieri e lavori di manutenzioni, lungo il tragitto, che allunghino il tempo di percorrenza di almeno 10 minuti. Ad esempio se viene accumulato un ritardo di 40 minuti su un viaggio di 90 km, l’utente avrà diritto al 75% del risarcimento sul pedaggio pagato.

Nell’ anno nuovo, comunque, non arriva l’incentivo a viaggiare su Autostrade, anzi il grido di allarme degli amministratori del Ponente ligure sembra rimanere inascoltato. Le vie alternative rimangono congestionate e le idee soltanto sogni sulla carta. Nella recente conferenza di fine anno, il Sindaco di Imperia e Presidente della Provincia Claudio Scajola aveva ribadito il suo desiderio nel vedere realizzata la arteria autostradale Albenga-Carcare-Predosa ma dal cuneese hanno risposto picche rilanciando sulla carta stampata con il primo cittadino di Mondovì, Luca Robaldo: “La bretella è un rischio, è necessario fare squadra e lavorare sulla Armo-Cantarana e sugli interventi dell’ANAS sulla SS28.”