Quando Salvini mi criticò (a mia insaputa)

Marco, scrivi cento volte «non userò mai più l’espressione “a mia insaputa” per prendermi gioco del neo-sindaco di Imperia». Ci proverò, ma non prometto nulla. D’altra parte oggi non è del sindaco del capoluogo che vorrei parlarvi, bensì del neo-Ministro degli Interni, Matteo Salvini. Vi parlerò di un fatto che accadde circa due anni fa, ma allora il Matteone nazionale era solamente un europarlamentare assenteista, quindi che lui si curasse di ciò che faceva Arcigay ad Imperia contava davvero poco. Ora però posso vantarmi di avere interagito a distanza con l’attuale Ministro degli Interni e di averne modificato la vita futura in modo irreversibile (il famoso “effetto farfalla”: una farfalla che sbatte le ali a Pornassio può innescare una serie di eventi a catena fino a provocare un uragano in Patagonia). Pertanto se oggi il giustiziere del Mediterraneo è il ministro più influente d’Italia è anche un po’ colpa mia.

Due anni fa, dicevamo, attirammo l’attenzione di Salvini. Non intendo riaprire una vecchia polemica, ma riassumo per i più distratti: nel 2016 il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori affermò di non avere intenzione di celebrare unioni civili. Arcigay Liguria si incazzò ed organizzò un presidio davanti al comune. L’allora presidente di Arcigay Imperia (il sottoscritto) quel giorno arrivò un po’ in ritardo. Precisiamo, in realtà arrivai puntualissimo, ma impiegai venti minuti a trovare parcheggio (tiè, Giacomo, uno a uno). Quando arrivai davanti al comune per la prima volta in vita mia mi sentii una star. I giornalisti della nostra provincia, che avevo ormai imparato a conoscere ed apprezzare, gridarono disordinatamente « eccolo, è arrivato, guarda di qua per la foto » e poi le immancabili foto di rito e le interviste che Naomi Campbell, si narrò, morì di gelosia.

Alcuni giorni dopo da San Bartolomeo, Salvini disse che « ci sono tanti altri sindaci che pensano che scardinare quello che il buon Dio e la natura […] hanno deciso […] sembra una sciocchezza ». Insomma eravamo alle solite: i gay sono contro natura, Dio ci vuole tutti eterosessuali (e non si capisce perché abbia creato centinaia di milioni di gay) e così via. So di non dire nulla di nuovo (né, tanto meno, popolare) però chi crede in Dio non può farlo a giorni alterni. Giusto o sbagliato che sia, non voglio entrare nel merito della questione, siamo sicuri che Gesù Cristo approverebbe la tua lotta contro le ONG affinché non salvino i migranti in mare? Ad ogni modo ti ricordo che l’Italia è uno stato laico, pertanto ciò che pensa il buon Dio non può interferire sulle decisioni di uno stato, neanche a giorni alterni.

Nel frattempo Chiappori ed io ci siamo conosciuti ed abbiamo chiacchierato, seppur per pochi minuti. Ma posso dirvi che è una persona bellissima? Spero che nel mentre le sue posizioni sulle unioni civili si siano un po’ mitigate, purtroppo non ho avuto modo di appurarlo. Noi, ovviamente, restiamo sempre aperti al dialogo.

 

Marco Antei