Si è svolta sabato 17 maggio, a partire dalle ore 16, nella chiesa parrocchiale San Giovanni Battista e San Giorgio in Montalto la presentazione del restauro delle portelle dell’organo Ammirati in cassa Grinda, raffiguranti i santi titolari della parrocchia, Giovanni Battista e Giorgio (sul fronte) e Santa Cecilia e Re Davide (all’interno). Erano presenti il parroco, don Antonio Garibaldi e il vicesindaco Antonella Bignone, in rappresentanza dell’amministrazione comunale sempre molto collaborativa e attenta alla valorizzazione del patrimonio artistico del paese.

La dottoressa Valentina S. Zunino, direttore dell’Ufficio Beni Culturali diocesano ha illustrato i soggetti rappresentanti sulle portelle e indicato la possibile paternità dell’opera, in attesa di studi più approfonditi, richiamando l’importanza dell’iniziativa, organizzata con l’ufficio sovvenire e liturgico diocesani, collocata nell’ambito della settimana per la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico. Il restauratore Riccardo Bonifacio, ha spiegato le varie fasi dell’intervento da lui condotto – il cui progetto è stato approvato e diretto dal funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria, dottoressa Francesca De Cupis – reso particolarmente difficile non solo dalla dimensione e conformazione delle portelle (circa 3 metri di altezza), quanto dalla “povertà” del supporto e della tecnica utilizzate: il dipinto infatti è steso su entrambe le facce della medesima tela di lino. “Quasi un apparato effimero, una scenografia – ha sottolineato il restauratore – più che un dipinto su tela”.

L’incaricato diocesano per il Sovvenire, Cav. Silvio Astini, ha specificato le modalità attraverso cui ogni cittadino – anche coloro che sono esentati dalla dichiarazione irpef per motivi di soglia di reddito- può firmare a favore della devoluzione della quota 8XMille alla chiesa cattolica italiana, utilizzando l’apposito modulo. Ha inoltre ricordato l’importanza delle offerte liberali, deducibili, per l’Istituto Sostentamento del Clero, invitando a non sottovalutare il costante assottigliarsi delle firme a favore della Chiesa Cattolica che, in futuro, non consentirà più di realizzare opere di carità e i restauri attraverso i quali si mantengono letteralmente “in piedi”, sorvegliano e valorizzano gli edifici di culto, a vantaggio di tutta la comunità, non solo dei fedeli praticanti.

Il restauro delle portelle, è stato possibile grazie al lascito testamentario di Mons. Antonio Luigi Rubino, completando così il tanto desiderato recupero integrale dello strumento, concluso – relativamente al materiale fonico e alla cassa – ormai due anni fa, attraverso l’attento lavoro del restauratore Graziano Interbartolo, specializzato in organaria, che ha curato le delicate fasi di studio, catalogazione, conservazione e ricostruzione delle parti mancanti dello strumento, e del restauratore Andrea Semeria, che si è occupato della struttura lignea. Questo recupero è stato reso possibile proprio per aver richiesto e ottenuto il contributo 8XMille devoluto alla Chiesa Cattolica ed alla generosa compartecipazione della Diocesi di Ventimiglia – San Remo e dell’allora parroco Mons. Rubino, oltre che alle offerte dei fedeli. La figura dello storico parroco delle comunità di Montalto e Carpasio è stata ricordata con affetto da tutti i presenti, ivi compresi i parenti appositamente intervenuti.

L’incontro è stato impreziosito dal concerto del M. Andrea Verrando, organista titolare della Cattedrale Nostra Signora Assunta in Ventimiglia, consulente diocesano, per la tutela degli organi antichi ed apprezzato concertista che ha eseguito un interessante programma musicale, con brani di Bach, Frescobaldi, Mozart, Mussat scelti con cura per esaltare i cromatismi sonori dello strumento.