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Durante l’alluvione di ottobre 2020, tra le tante località duramente colpite ci fu anche Mendatica, in preda ad un vero e proprio fiume di fango le cui conseguenze lasciano il segno ancora oggi. Col sindaco Piero Pelassa abbiamo fatto il punto sul 2021, annata che come ci racconta: “È andato discretamente bene dal punto di vista idrogeologico, senza alcuna emergenza ad aggravare la situazione, abbiamo potuto quindi andare avanti sui numerosi interventi che necessitava il nostro territorio”.

Al Comune sono state riconosciute cifre importanti per gli interventi: “Ci son stati assegnati circa 3 milioni e 500mila euro di somme urgenze, alcune delle quali hanno interventi già terminati. Stiamo continuando a lavorare, con un ritardo dovuto proprio all’avere i fondi anche se assegnati, ma stiamo andando avanti. Inoltre, ci sono stati grossi interventi da parte della Provincia sulle strade provinciali che ne erano uscite devastate. Ancora adesso la circolazione non è totale: abbiamo il passaggio garantito ma i cantieri stanno andando avanti”.

“Altri interventi attuati sulla mitigazione del rischio di frane nel 2021 hanno comportato l’ultimazione di due nuovi pozzi drenanti, finanziati in parte dalla Regione e in parte dal Ministero”, spiega Pelassa. “Capitolo a parte è quello delle somme urgenze e lavori legati a Monesi di Mendatica, frazione pressoché distrutta da una frana nel 2016: si sta intervenendo sulla messa in sicurezza del rio Bandita mentre un team di tecnici sta progettando la situazione di mitigazione rischio di frana e consolidamento, anche se questa è una parola forte da usare. Siamo lavorando fortemente e abbiamo già un progetto pronto da presentare ai prossimi bandi”.

L’intervista completa al primo cittadino nel video-servizio a inizio articolo.