Euromedia Research, casa di sondaggi nota per aver azzeccato un paio di vittorie di Berlusconi quando tutti lo davano per spacciato, ha di recente eseguito un sondaggio che riguarda il mondo LGBT.

Alla domanda “sareste disposti a votare una lista arcobaleno?”, ossia una lista il cui principale scopo è quello di difendere e sostenere i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender, il 6,2% degli elettori italiani ha risposto “sì”.

Vale la pena ricordare che secondo questo stesso sondaggio la percentuale di elettori che si è dichiarata LGBT si aggira intorno al 12,8, ossia un valore ben più alto del 5/10 % a cui si è sempre fatto riferimento.

È probabile che l’avvento del web e dei sondaggi fatti non più al telefono bensì online, garantiscano al rispondente una tranquillità tale da permettergli di non mentire più né sulla sua identità di genere né sul suo orientamento sessuale.

Addirittura il 49,7% degli intervistati ha dichiarato di essere a favore dell’approvazione del matrimonio egualitario (alla faccia del “gli Italiani non sono pronti”). Il dato, sottolineiamo, è in continua e costante ascesa da anni.

E come rispondono i nostri politici? Per lo più cancellando i temi LGBT dalla loro agenda. Senza entrare nel merito della campagna elettorale, che non mi compete, tra i candidati ad essere i nostri futuri governanti abbiamo chi un giorno su due minaccia la cancellazione delle unioni civili, per poi rettificare il giorno seguente; chi un giorno su due ci ricorda che grazie a loro abbiamo le unioni civili ma di matrimonio, nel programma, neanche l’ombra; poi abbiamo coloro a cui siamo noi a ricordare un giorno sì e l’altro pure che si sono astenuti durante la votazione per l’approvazione delle unioni civili.

Si parla esplicitamente di matrimonio egualitario solamente nei programmi di liste cosiddette “minori” perché si suppone che prenderanno meno voti. Cari candidati, lo sappiamo tutti che tanto prima o poi il matrimonio egualitario passerà anche in Italia, è solo questione di tempo.

Tra vent’anni tutti voi direte che non si potrà cancellare il matrimonio tra persone dello stesso sesso “perché è una legge giusta”. Quindi ditelo già oggi e passate alla storia!

Potete passare alla storia come coloro che hanno cambiato l’Italia, oppure come coloro che hanno ostacolato il progresso. E i vostri figli e nipoti di conseguenza potranno guardarvi come eroi o, al contrario, potranno vergognarsi di voi.

Pensateci.

Non aspettate di accodarvi, tra vent’anni, a chi dirà “non si può tornare indietro”.

Passate alla storia oggi.