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Uno schermo in mezzo ai monti, la bruma sulle montagne, balle di fieno e fiaccole accese. Qualche lucciola vivace e il conviviare di una cena in amicizia.

Non dovrebbe esistere luogo migliore dove poter presentare un documentario che parla dell’Alta Via, quel percorso su crinale che da Ceparana percorre tutta la nostra Liguria fino a Ventimiglia. E proprio quassù, all’agriturismo “La Fontana dell’Olmo” di Drego, nel comune di Molini di Triora, è nata l’avventura che ha portato Massimo Ciricillo, (ideatore e produttore assieme a Chiara Delucchi) e Simona Berton (regista) in un lungo viaggio a cavallo di monti e pandemie.

Nel loro documentario “Alta Via, storie di cielo, terra e mare”, l’Alta Via dei Monti Liguri non viene raccontata come percorso, ma come vissuto ed emozioni di 15 personaggi che la vivono nel loro quotidiano: esperienze diverse, stili di vita diversi, ma tutti accomunati da un territorio unico, narrato in volo sulle cime fino ai tramonti che si perdono fin sul mare.

Una storia che nella valle Argentina regala ben quattro volti al racconto: Matteo Oliva e Silvia Bregliano dal loro agriturismo, Roberto Amoretti dal suo rifugio in cresta su passo Garlenda, e infine la preziosa presenza di Giovanni Lanteri, “Giuanin”, ultimo pastore “senza tempo” che vive quassù come a inizio del secolo scorso. Protagonista d’eccellenza anche della serata stessa, dove tutti i partecipanti hanno atteso che finisse di mungere le sue bestie, atto irrinunciabile prima di godersi la prima fila in questo cinema nel prato.