coppia

Un aspetto che stranamente non è stato molto trattato durante questo periodo di confinamento casalingo è quello della sessualità, di come le coppie di fatto, sposate o meno, e conviventi sotto lo stesso tetto si sono comportate riguardo quella pratica fondamentale per la stabilità di un rapporto.

Raccogliendo e leggendo testimonianze di esperti in materia, consulenti famigliari, sessuologi, psicologi, psicoterapeuti, andrologi, si può tracciare un quadro esaustivo e aperto ad ulteriori contributi chiarificatori.

Ci sono comunque aspetti sui quali convergono tutte le analisi proposte, e ci dicono che questo periodo di costrizione ha messo a dura prova l’equilibrio di coppia, causando un impatto negativo sul desiderio. È indubbio che ansia, routine e promiscuità non possono favorire la ricerca del piacere nella coppia e lo dimostra il fatto che sono addirittura aumentati i casi di violenza coniugale come segnalato dalle associazioni che si occupano di questo triste fenomeno.

“Dipende dalla durata del confinamento, dall’età dei congiunti, dal numero di figli costretti a condividere 24 ore su 24 la clausura” dicono gli esperti che a volte paragonano questa situazione a quella dell’inizio del pensionamento. Dopo una vita trascorsa a lavorare in ufficio, in fabbrica o altrove, ci si ritrova a casa con la possibilità di restarci tutto il giorno ma a questo cambiamento ci si arriva preparati mentre l’esplosione dell’emergenza sanitaria ci è capitata dall’oggi al domani e ha messo a nudo le falle di rapporti che sembravano solidi e che sono invece scoppiati. In Cina, ad esempio, si è registrato un boom di richieste di divorzio alla fine del lockdown.

Anche l’aspetto sociale, con quello dell’età, ha fatto la differenza: un conto è la coppia giovane con figli che vive in una casa ampia e ricca di comfort, altra cosa è trovarsi faccia a faccia tutto il giorno in un mono o bilocale.

Tutti però concordano sul fatto che questo periodo non ha fatto bene all’attività sessuale della coppia.

“Il desiderio – dicono gli esperti – si nutre di mancanza, dell’attesa, di sogni e fantasie, aspetti che necessitano una distanza fisica anche se solo momentanea. Ritrovarsi tutto il giorno faccia a faccia complica parecchio le cose”.

Stare tutto il giorno davanti alla televisione o al computer, bombardati da notizie che mettono ansia e paura, inibisce il desiderio che si nutre di vitalità e di gioia di vivere.

“Il consiglio è di non preoccuparsi troppo della mancanza di desiderio – dicono i sessuologi – e di cercare di vivere con complicità il periodo, soprattutto senza lasciarsi andare anche nell’aspetto fisico, tenersi in ordine il più possibile, vestirsi, pettinarsi, farsi la barba, cucinare insieme e magari cercare di programmare qualcosa da fare in coppia appena ce ne sarà la possibilità. Chi sarà stato in grado di resistere al confinamento uscirà sicuramente rinforzato da questa prova”.