Ă arrivata a sfiorare il 60% la raccolta differenziata in Liguria nel 2023, in aumento rispetto al 57,64% dellâanno precedente e di quasi 21 punti percentuali rispetto al 38,63% del 2015. Ă quanto emerge dai dati consolidati accertati da Regione Liguria e approvati attraverso una delibera di Giunta, su proposta dellâassessore al Ciclo dei rifiuti Giacomo Giampedrone.
âUn risultato senza dubbio importante, frutto di un impegno costante da parte dellâamministrazione regionale su un tema delicato e rilevante per il futuro di tutti noi e del nostro territorio come quello della gestione dei rifiuti â commenta il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana. â Il lavoro portato avanti da Regione Ăš stato fondamentale, ma Ăš altrettanto importate ovviamente quello realizzato dai Comuni e dai cittadini, grazie alla cui collaborazione stiamo proseguendo in questo percorso virtuosoâ.
âSiamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo portando avanti insieme alle amministrazioni comunali con il fondamentale supporto dei cittadini che si dimostrano sempre piĂč attenti rispetto al corretto smaltimento dei rifiuti – dichiara Giampedrone. – Ad oggi sono ben 139 i Comuni che hanno raggiunto e superato la percentuale del 65% di raccolta differenziata: erano 32 nel 2015. Questi dati confermano la bontĂ dellâimpostazione avviata 9 anni fa, con la Regione al fianco dei Comuni maggiormente in difficoltĂ rispetto ad un cambio radicale di impostazione e cultura nella gestione del ciclo. I risultati sono evidenti. Proseguiremo in questo percorso virtuoso convinti di poter migliorare ancora anche grazie alla realizzazione del Piano regionale che, per la prima volta nella storia della Liguria, traguarda la chiusura del ciclo per assicurare lâautosufficienza della nostra regione nella gestione dei rifiutiâ.
I 139 Comuni con la raccolta differenziata pari o superiore al 65% avranno diritto, a partire da luglio, allo sgravio fiscale per il conferimento in discarica della frazione residua, articolato in fasce di risultato, con risparmio dal 30% al 70% sullâimporto base.
La percentuale complessiva della raccolta differenziata 2023 sul territorio ligure risulta pari al 59,35% in costante aumento rispetto al 57,64% dellâanno precedente, al 55,71% del 2021, al 53,46% del 2020, con un incremento di 21 punti percentuali in piĂč rispetto al 38,63% del 2015.
A livello provinciale, lo spezzino mantiene il suo primato con una raccolta differenziata ulteriormente salita al 76,21% seguito dal savonese con il 63,05%, dato sostanzialmente stabile rispetto allâanno precedente. Seguono, con un incremento di due punti percentuali rispetto al 2022, la provincia di Imperia che arriva al 57,12% e la CittĂ Metropolitana di Genova, che raggiunge il 53,84%: ad incidere su questâultimo dato, il risultato del Comune di Genova che comunque cresce significativamente fino al 47,02%, rispetto al 43,46% dellâanno precedente. Al netto del Comune di Genova, la Liguria supererebbe lâobiettivo del 65% (65,94%), mentre il resto della CittĂ Metropolitana si troverebbe giĂ al 68,14%.
Salgono da 16 a 18 i comuni con una percentuale di raccolta differenziata superiore allâ80%: RiccĂČ del Golfo (leader anche per il 2023 con il 89,85%), Pieve Ligure (86%), Vendone (84,58%), Rialto (83,68%), Mignanego (82,810%), SantâOlcese (82,36%), Ortovero (82,32%), Luni (82,31%), Cairo Montenotte (82,06%), Castelnuovo Magra (81,55%), La Spezia (81,37%), Leivi (81,35%), Framura (81,29%), Vessalico (81,08%), Villanova dâAlbenga (80,75%), Carrodano (80,70%), Ceranesi (80,62%) e Serra RiccĂČ (80,36%).
Tra i comuni con oltre 15mila abitanti hanno superato il 65% di raccolta differenziata il comune della Spezia (81,37%) seguito da Albenga (75,04%), Sestri Levante (73,20%), Imperia (68,78%), Chiavari (68,52%) e Sarzana (65,54%).
Lieve arretramento per Rapallo e Sanremo, scesi rispettivamente al 62,63% e al 58,81%, mentre, pur migliorando, restano in coda Genova (47,02%), Savona (43,76%) e Ventimiglia (28,40%).
Torna a salire, seppur molto lievemente, la produzione totale dei rifiuti urbani, che si attesta complessivamente a 804.972 tonnellate contro le 803.108 tonnellate dellâanno precedente.
Per quanto riguarda invece la sola frazione indifferenziata residua, scendono a 53, rispetto ai 60 dellâanno precedente, i comuni che hanno un pro capite inferiore ai 100 kg / abitante anno. Di questi sono 8 quelli che non arrivano nemmeno a 60 chili per abitante allâanno: il piĂč virtuoso Ăš Ricco del Golfo, con soli 40 Kg / abitante allâanno di indifferenziato da smaltire, che ha scalzato Vendone che segue comunque a 44 Kg / abitante anno.
La delibera stabilisce anche il contributo economico da versare entro settembre a carico dei 63 Comuni in cui si Ăš riscontrata una eccedenza di rifiuto indifferenziato rispetto ai target prefissati: i contributi complessivi scendono da circa 425mila euro a poco piĂč di 367mila euro (-13,5%).
Gran parte del contributo da versare Ăš dovuto dal Comune di Genova (251.948,98 euro rispetto ai 303.710,81 euro del 2022). Seguono i Comuni di Savona (33.139,98 euro rispetto ai 35.121,89 euro su base 2021) e Ventimiglia (26.780,34 rispetto a 29.764,68). Sono poi solo 11 gli altri comuni tenuti ad un versamento superiore ai 1.000 euro, mentre altri 49 comuni dovranno versare cifre inferiori ai 1.000 euro.