LEGA


“Il Governo sta mettendo a rischio la salute di milioni di studenti e dei loro familiari” dichiara Luca Toccalini, deputato e coordinatore federale del movimento giovanile della Lega. “Vogliono imporre il rientro in presenza il 7 gennaio, ma in più di un mese di didattica digitale integrata nulla è stato fatto di concreto dall’Esecutivo per consentire una ripresa in presenza in sicurezza”.

Questa la denuncia del movimento giovanile leghista, a cui fa eco anche la Lega Giovani di Imperia a seguito delle segnalazioni di molti studenti che fino agli ultimi giorni di pausa didattica non sono stati messi a conoscenza delle modalità per il ritorno in classe, in un clima di confusione che ha alimentato timori e preoccupazioni per ciò che succederà nelle prossime settimane.

“All’annuncio del Governo, risalente al 3 dicembre, che aveva previsto come dal nuovo anno gli studenti e il personale scolastico sarebbero tornati al 75% in presenza, non sono seguiti interventi concreti per potenziare il trasporto pubblico locale o il sistema di tracciamento, con istituti scolastici abbandonati a se stessi nel progettare e programmare il ritorno alla didattica in presenza. Azzolina, De Micheli e Conte sono i principali responsabili di questo ennesimo fallimento. In queste settimane a più riprese, per mezzo dei nostri rappresentanti in Parlamento, abbiamo provato a incalzare e sollecitare il Governo, affinché gli istituti scolastici potessero accogliere nuovamente i nostri liceali. La Lega Giovani – dichiara Andrea Coppola, Segretario provinciale del movimento giovanile della Lega – auspica quanto prima un ritorno integrale in presenza. Siamo consapevoli di come la didattica a distanza non sia uno strumento formativo sufficiente, ma è comunque necessario che i trasporti pubblici siano implementati, in corse e carrozze, e che le nostre scuole possano essere riaperte in sicurezza, una volta per tutte. È scandaloso, in ultimo, che a tre giorni dalla paventata ripresa dell’attività didattica in presenza ancora non si sappia realmente se gli studenti dovranno o meno tornare tra i banchi. Ancora una volta questo Governo dimostra di non avere visione alcuna, e una totale mancanza di rispetto nei confronti di migliaia di studenti”.