carabinieri imperia

Anche la caserma “Somaschini”, sede del comando provinciale dei carabinieri di Imperia, rilancia la campagna internazionale “Orange the World” promossa dall’Onu per sensibilizzare i cittadini sulla violenza di genere.

L’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata su tale tematica, ha aderito all’iniziativa ed ha illuminato nella giornata del 25 novembre la sede del comando provinciale di via Matteotti.

Un messaggio alla cittadinanza volto a ricordare l’attualità della tematica della violenza di genere, illuminando la sede istituzionale dalla quale inizia un percorso, con un’opera di accoglienza, assistenza e protezione, per la ricostruzione della persona. Il colore arancione è quello scelto per identificare le iniziative e le azioni di sensibilizzazione che dureranno fino al 10 dicembre con l’ultima giornata dedicata ai diritti umani. Data, quest’ultima, scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948.

I Carabinieri di Imperia da anni collaborano con il Soroptimist Club di Imperia in progetti volti ad incoraggiare le donne vittime di violenza a rivolgersi alle Forze dell’Ordine, sostenendole nel delicato momento della denuncia.

In particolare nel 2016, nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”, grazie al prezioso sostegno del Soroptimist Club di Imperia è stata realizzata all’interno del comando provinciale una stanza dedicata all’accoglienza delle vittime nel momento della denuncia, passaggio necessario nel percorso verso la ricostruzione di rispetto e dignità della propria persona.

È in questi luoghi, creati per somigliare più ad un ambiente domestico che ad un ufficio pubblico, che vengono accolti le donne ed i minori vittime di violenza, è qui che personale qualificato ed opportunamente formato all’Isti, Istituto Superiore Tecniche Investigative dell’Arma, di concerto con figure professionali esterne e cioè psicologi o psicologi infantili ecc., incontra le vittime e le accompagna in un percorso volto a fare emergere situazioni di violenza quasi sempre reiterata, ad interrompere da subito tali condotte violente mediante l’attivazione della procedura del “codice rosso”, a creare un ambiente sicuro ed intraprendere un cammino di “normalizzazione” delle condizioni di vita.