Hunt or be hunted“: il telefono di Mario Pisano suona a vuoto. Provo a chiamarlo dalla redazione ma nulla. L’allenatore ha poca voglia di parlare (comprensibile), inoltre la società lo ha obbligato a non rilasciare dichiarazioni alla stampa (ci sta anche questo). Così mi focalizzo sul suo stato personale di Whatsapp che, tradotto dall’inglese, diventa “cacciare o essere cacciato”. Mai così perfidamente vera, a nemmeno 24 ore dall’annuncio dell’esonero divulgato dall’Imperia Calcio.

Pisano aveva voluto fortemente l’Imperia rinunciando ad un contratto importante con il Pietra Ligure dove guidava la prima squadra e dirigeva il settore giovanile, da diversi anni. A giugno aveva riportato i biancoazzurri in Eccellenza e, ad esempio, il centrocampista 2006 Lorenzo Insolito è approdato al Milan, qualche giorno fa. Ma un patto d’onore tra le parti consentiva lo scioglimento dell’accordo, in caso di chiamata importante. Come quella di Piazza d’Armi. E l’Imperia, in un primo momento, sembrava felice di abbracciare un tecnico ambizioso, capace e giovane.

Le prime crepe si erano formate, a mani già strette ma firme non ancora arrivate, con l’avvicinamento tra il board neroazzurro e Marinelli, ex patron dell’Albenga, che avrebbe chiesto di portare immediatamente al ‘Ciccione’ il suo staff tecnico, guidato da Pietro Buttu. Poi la firma avevano allontanato ogni spettro ma la mossa e la trattativa aveva parecchio infastidito il tecnico andorese, come da lui stesso rivelato in sede di presentazione a specifica domanda. Intanto la coppia Bencardino-Riolfo proseguiva nelle manovre di mercato ed allestiva una rosa di qualità e competitiva, dati gli acquisti di Costantini, Scalzi, Scarrone e Faedo. Per dirne alcuni. E pare che i giocatori avessero instaurato da subito un ottimo rapporto con mister Pisano.

Il trait d’union tra campo ed uffici erano (al passato) gli ex giocatori ed allenatori: Bencardino, da direttore generale, e Riolfo, da consulente. Inizialmente assoldato per costruire la rosa, sarebbe stata la sua ingerenza a fare esplodere la situazione. ‘Rio’ che comunque spera in una chiamata dai Pro (dopo le esperienze con Carpi, Fermana e Pistoiese citando soltanto le ultime), non è tesserato ma la sua presenza è costante. Tanto che, stando a quanto raccolto, avrebbe raccomandato all’allenatore le formazioni da schierare alla recente amichevole di Camporosso, vinta dai neroazzurri. Si sarebbe trattata di una delle ultime invasioni di campo, non gradite a Pisano.

Nel corso di quest’ultima settimana sarebbe poi avvenuto l’incontro decisivo durante il quale tecnico avrebbe presentato un report dettagliato di questi due mesi, riportando i ‘contro’ evidentemente più pesanti dei ‘pro’ al patron Gramondo ed ai dirigenti. L’esonero (badate bene: non si tratta di dimissioni) è stata la conseguenza: insomma “be hunted“. La società si assume così la responsabilità della decisione e l’allenatore, non essendo ancora cominciate le competizioni, potrà inoltre accasarsi altrove.

Non è l’unico addio: sempre nella giornata di ieri anche il direttore generale Alfredo Bencardino avrebbe rassegnato le dimissioni irrevocabili. Motivazioni personali, sarebbe la causa. Fonti vicine alla società, invece, parlerebbero di una sorta di resa dopo essere stato emarginato in alcune scelte. Inoltre, un gesto di dignità dopo che l’addio di Pisano sembrava ormai prossimo.

Allenamento odierno diretto dal sig. Fabio Ravotti” si leggeva nel comunicato di ieri ma, chi è transitato dal campo di Pontedassio (dove si prepara la squadra neroazzurra), ha potuto distinguere la figura di Riolfo ‘in borghese’ guidare la seduta ed i giocatori. Per il post-Pisano, tra i papabili ci sarebbe lo stesso Ravotti ma è circolato anche il nome di Luca Oneglio, attualmente match-analyst alla Sanremese.
Comunque rimane poco il tempo a disposizione per preparare la prima ufficiale: l’Imperia, infatti, sarà di scena a Serra Riccò domani alle 16:30 per il primo turno di Coppa Italia.

La stagione del Centenario è partita male: oltre alla querelle-allenatore, andrà risolta anche la questione stadio. L’arrivo dei fondi PNRR ha dato priorità ed urgenza ai lavori per il rifacimento del ‘Ciccione’ ed i neroazzurri giocheranno le sfide casalinghe ad Andora. Una scelta sicuramente presa a malincuore ma comprensibile. In questa partita, saranno club e Comune a dover velocizzare le operazioni per non disputare una intera stagione in trasferta. Proprio quella del Centenario.