“Una firma storica”. Questa la definizione data oggi dal sindaco di Imperia Claudio Scajola alla sigla sul protocollo dâintesa per la razionalizzazione degli immobili statali.
Un piano che rivoluzionerĂ la logistica delle caserme, ma anche degli alloggi militari nel capoluogo con un investimento iniziale, da concretizzare entro il 2026, di 30 milioni di euro che porterĂ , una volta a regime, circa 700mila euro annui di risparmio allo Stato.
Questi primi fondi serviranno per costruire il nuovo comando dei Carabinieri e l’ufficio dellâAgenzia delle Entrate nella vecchia caserma Crespi, ubicata sopra al palazzo comunale, da troppi anni in parte abbandonata. Spazio poi ad alloggi per la Guardia di Finanza e Costiera allâinterno delle palazzine del nuovo porto.
A firmare il documento il sindaco Claudio Scajola, il direttore dellâAgenzia del Demanio Liguria Mario Parlagreco, la direttrice regionale dellâAgenzia delle Entrate Paola Alifuoco, il comandante regionale della Guardia di Finanza Rosario Massino, il comandante della Capitaneria di Porto, Direzione Marittima di Genova Sergio Liardo, il comandante provinciale dei Carabinieri Andrea Mommo e la dirigente degli Affari Giuridici dellâAgenzia del Demanio Stefania Pagano.
“Questo Ăš forse un caso raro in Italia â esordisce il sindaco Scajola. Si recuperano aree dismesse, c’Ăš un complessivo risparmio a regime da parte dello Stato e un investimento sulla nostra cittĂ da 30 milioni di euro. Lâex caserma Crespi Ăš una struttura meravigliosa, centrale, diventerĂ la sede del comando dei Carabinieri e dellâufficio dellâAgenzia delle Entrate. La scadenza Ăš il 2026 e questo si aggiungerĂ a quello che sarĂ costruito con il nuovo porto e che collocherĂ al meglio la Guardia di Finanza e le dogane, oltre alla Guardia Costiera”.
Sulle tempistiche per ciĂČ che concerne la parte del porto Scajola spiega: “Penso che per lâinizio dellâanno ci sarĂ la nuova concessione ultradecennale che farĂ partire i lavori”.
Nellâoccasione il primo cittadino ha poi parlato di un altro importante bene dismesso ovvero lâex Banca dâItalia di via Cascione: “Ci auguriamo che la Banca dâItalia possa, anche alla luce di questo protocollo di oggi, possa essere di nuovo viva con un utilizzo utile ai corpi dello Stato”.
Nel videoservizio di Riviera Time le interviste a: Claudio Scajola, Mario Parlagreco e Rosario Massino.