Comune di Imperia Calzia ferie

Ferie negate? Obbligo di rientro anticipato? Al contrario, la nuova querelle – che tiene banco al Comune di Imperia – sono le vacanze forzate del dirigente all’Urbanistica, accompagnate dalla ‘diffida’ di presentarsi sul luogo di lavoro. Per lo youtuber Frank Gramuglia, che fa spanciare dalle risate gli internauti con le sue gag tra un dipendente seccato ed il suo capo esigente, sarebbe un sogno mistico.
La posizione riguardante di Ilvo Calzia sembrerebbe piuttosto delineata: il prossimo primo ottobre andrà in pensione e, dati i tanti giorni di ferie accumulati negli ultimi anni, il Comune – con una nota a firma della Segretaria Rosa Puglia – ha deciso di metterlo in ferie forzate fino al 30 settembre.
È una prassi consolidata sia in ambito pubblico che privato; in particolare, nel primo caso, la monetizzazione delle ferie godute, una volta sopraggiunta la pensione, causerebbe al Comune un danno erariale. Da qui nasce la consuetudine di concederle nel periodo immediatamente precedente alla quiescenza.

Tutto a posto e niente in ordine perché la diffida a presentarsi sul luogo di lavoro, in chiusura al provvedimento, induce a pensare ad un rapporto non certo idilliaco tra le parti e non ci vuole particolare arguzia: Calzia, inoltre sindaco di Pontedassio, è in causa col Comune, per il risarcimento dello stipendio dovuto alla sospensione del servizio, a seguito dell’inchiesta relativa al porto turistico di Imperia. Per una cifra attorno ai 300.000 euro. Viceversa il Comune gli chiede un danno erariale, quantificato in 225.000 euro circa, per attività extraistituzionali riconducibili al passato, svolte come libero professionista mentre ricopriva il ruolo dirigenziale. Peraltro, lo stesso Calzia era stato uno dei dirigenti ascoltati dal Procuratore nell’indagine per il caso Scajola-Bergaminelli.

Una chiusura dura e sfrontata, comunque presente nella formula del modello ordinario, ma che potrebbe portare ad una nuova convocazione del Procuratore, laddove ritenesse necessario approfondire i comportamenti e la questione. Anche perché, nei mesi recenti, la presenza in Comune dello stesso Calzia era già ridotta al minimo recandosi negli uffici una sola volta a settimana, proprio per smaltire i tanti giorni di ferie accumulati in precedenza. Stando a quanto appreso, non ci sarebbe stata alcun tipo di mediazione precedente o confronto tra le parti né per la riformulazione del piano-ferie e nemmeno per l’individuazione di un facente funzioni, facendo supporre ad una imposizione unilaterale.

Insomma, comunicazione ordinaria o atto protervo? Sotto il solleone, l’irrinunciabilità delle ferie è quantomai argomento ferragostano, così come il calciomercato, pardon!, il toto-successore. Al momento si dovrebbe proseguire con le firme delegate ai P.O. fino a dicembre (il termine temporale è legato a questioni di bilancio del Comune); poi il sindaco Scajola procederà alla nomina di un dirigente fiduciario e l’architetto Micol Ramella, già Responsabile Tecnico nel Comune di Vallecrosia, sembrerebbe in cima alla lista dei nomi.