Continua a far discutere senza tregua la consegna, da parte della Regione Liguria di 24 abitazioni popolari di proprietà di ARTE agli assegnatari avvenuta venerdì scorso.

I primi a puntare il dito contro la consegna, avvenuta proprio durante la campagna elettorale in vista delle comunali del 10 giugno, sono stati i sostenitori del candidato sindaco ed ex Ministro Claudio Scajola. “Fatto grave, una evidente mossa elettorale di cattivo gusto,” hanno commentato.

Arriva oggi anche il commento della capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Gianfranca Mezzera: “Abbiamo tutti letto la notizia che ARTE ha proceduto all’assegnazione delle case popolari, con una manifestazione in pompa magna alla presenza delle maggiori autorità. Oggi scopriamo che le case non sono ancora finite ed in particolare mancano gli allacci alle utenze. Questo modo di far politica, a mio parere, appartiene al passato. Siamo in campagna elettorale e tutto serve per far notizia e per cercare di accaparrarsi i voti dei cittadini assegnatari e non. Ritengo che questi comportamenti siano scorretti e fatti sulla pelle di coloro che legittimamente hanno diritto ad abitarci in quanto assegnatari.”

Non è tardata la risposta di Antonio Parolini, amministratore unico di ARTE Imperia: Intendiamo precisare che abbiamo colto l’occasione della presenza della Giunta Regionale ad Imperia per inaugurare i 24 alloggi di Edilizia residenziale pubblica semplicemente perché una considerevole parte dei finanziamenti sono stati stanziati proprio da Regione Liguria ed è sembrato un modo per condividere con chi la rappresenta l’ottimo risultato raggiunto. I nuclei assegnatari sono stati invitati per la consegna delle chiavi ma sono ben consapevoli che è il primo step di una serie di operazioni che li porteranno entro brevissimo tempo a vivere finalmente in una propria abitazione dotata di tutti i confort. Arte Imperia è quindi orgogliosa di quanto fatto e proseguirà il suo lavoro con la stessa dedizione e determinazione con cui ha concluso questo cantiere.”