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“Per noi questa è la prima partecipazione come Ministero, la prima di tante perché il nostro apporto sarà di natura pluriennale”. Questo l’annuncio, musica per le orecchie della città di Imperia, fatto oggi dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia in visita alle Vele d’Epoca.

Il Ministero, da lui diretto, ha infatti investito 200mila euro sull’evento del capoluogo per lanciarlo a livello internazionale ed è pronto a ripetersi negli anni a venire: “Nel 2021 ho visitato l’evento, il sindaco Scajola ci ha chiesto una mano – ha spiegato Garavaglia – e noi come Ministero ben volentieri abbiamo inserito le Vele d’Epoca in un calendario di eventi sostenuti perché riteniamo che questa debba essere una manifestazione, un attrattore a livello internazionale. Ho citato personalmente, con gli assessori al turismo delle regioni italiane, le Vele come esempio per far comprendere cosa intendiamo per appuntamento internazionale”.

Ad accompagnare il ministro nella sua visita, iniziata nei rinnovati museo Navale e Planetario, il sindaco Claudio Scajola e parte della sua amministrazione, il vicepresidente regionale Alessandro Piana e gli onorevoli leghisti Edoardo Rixi e Flavio Di Muro oltre alle principali cariche militari della provincia.

Proprio il sindaco Scajola ha espresso grande soddisfazione per aver ottenuto la fiducia del Ministero del Turismo: “Questo è un evento importante, significativo non soltanto per Imperia. Il ministro Garavaglia ha apprezzato le Vele l’anno scorso e ha mantenuto la promessa di inserirle tra le principali manifestazioni italiane. Ci tengo a dire che è stato di parola e abbiamo quindi avuto un contributo economico importante e una risonanza per lanciarlo nel mondo. Oggi ci ha detto un’altra cosa importante e cioè che questa manifestazione è stata messa all’interno del calendario del Ministero del Turismo anche per i prossimi anni”.

Garavaglia ha poi parlato anche della stagione turista in generale e dell’annoso problema energetico: “Sarà un autunno difficile per tutti – ha detto. La stagione turistica è andata benissimo con tantissime realtà che hanno addirittura superato i numeri del 2019.  Dopodiché c’è il problema dell’energia. Ieri abbiamo fatto il Consiglio dei Ministri e arriverà al Parlamento la relazione per prevedere l’utilizzo delle maggiori entrate. Di questi 6 miliardi la maggior parte arriva proprio dai servizi e dal turismo che è andato particolarmente bene nel secondo e terzo trimestre. Penso comunque che l’intervento più importante lo dovrà fare l’Europa coinvolgendo tutti i paesi”.

Spazio infine alla politica e alla caduta del Governo Draghi vissuta da ministro leghista: “Il Governo è caduto perché i 5 Stelle hanno deciso di non votare più la fiducia – ha risposto. A questo punto mancava una componente di quelle che hanno fatto nascere questo governo e quindi era inevitabile questo avvicendamento. Adesso si vota e il popolo è sovrano”.