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Liguria Popolare esprime vicinanza a tutti gli artigiani, commercianti, ristoratori e lavoratori autonomi che sopportano le conseguenze economiche della crisi sanitaria in atto, offrendo anche assistenza legale per la impugnazione di eventuali sanzioni per chi ha inteso manifestare pacificamente i giorni scorsi.

Gli organi di stampa on Line riportano la notizia che sarebbero in corso le operazioni di identificazione degli artigiani, parrucchieri ed estetisti, che hanno partecipato a una manifestazione simbolica di protesta, indossando mascherine protettive e stando a distanza di sicurezza, per richiamare l’attenzione delle autorità sulla tragica situazione economica delle loro attività dopo oltre 7 settimane di sospensione.

Identificazione finalizzata alla irrogazione della sanzione per violazione del DPCM del Governo Conte costituendo la manifestazione, secondo la interpretazione prefettizia, un illecito assembramento.

Il gruppo consigliare di Liguria Popolare, nel ricordare l’obbligo di attenersi alle disposizioni governative per la salvaguardia della salute pubblica, invita però le autorità competenti, in primis SE il Prefetto, ad una applicazione responsabile e di buon senso dei precetti sanzionatori, da adottarsi con moderazione e ragionevolezza,” scrivono i rappresentanti locali di Liguria Popolare in una nota stampa.

“Sarebbe infatti oltremodo vessatorio verso operatori economici in crisi, che ancora non hanno ricevuto il sostegno economico annunciato da tempo dal Governo ma non ancora pervenuto, infierire con la applicazione di una sanzione pecuniaria per l’avere gli stessi manifestato democraticamente, pacificamente, come la Costituzione prevede, adottando misure di protezione e sicurezza adeguate,  e tenendo giuste distanze interpersonali, per denunciare la loro situazione. Liguria Popolare confida che la ragionevolezza prevalga su ridondanti manifestazioni muscolari da parte della Autorità Pubblica, che certo sarebbero mal comprese, inferte a danno di chi dovrebbe viceversa trovare sostegno e aiuto da parte dello Stato.

“La situazione di chi si trova con la attività chiusa – prosegue il comunicato – senza possibilità di lavorare, con famiglia da mantenere e anche forse con impegni finanziari da affrontare, senza alcuna garanzia per il futuro e senza le sicurezze che conseguono dall’avere lo stipendio assicurato al 27 del mese, deve essere compresa e affrontata dalle pubbliche autorità e non certo sanzionata aggravando un quadro già di per sé pesante e iniquo. Il gruppo consigliare di Liguria Popolare esprime vicinanza a tutti gli artigiani, commercianti, ristoratori e lavoratori autonomi che sopportano le conseguenze economiche della crisi sanitaria in atto, offrendo anche assistenza legale per la impugnazione di eventuali sanzioni per chi ha inteso manifestare pacificamente lo scorso giorno.