ospedale borea sanremo

“Siamo sconcertati da quanto letto a proposito della questione punto nascita in provincia di Imperia. Spiace ed è riduttivo che qualcuno la releghi a questione di campanile. In realtà la questione è ben diversa. Nel 2013 fu sottoscritto un accordo in conferenza dei sindaci per cui all’ospedale di Imperia sarebbero stati spostati alcuni reparti, e ciò negli anni fu fatto (urologia, ecc.) procedendo con il progetto di avere l’Elezione a Imperia e l’Emergenza a Sanremo. Sanremo sarebbe dovuta diventare, in base a questo accordo, sede del punto nascite provinciale. Questo accordo fu ribadito dall’allora assessore alla Sanità Viale, nel 2019, in un incontro tra la Regione e l’amministrazione di Sanremo. A seguito di ciò sono stati investiti 5 milioni di euro per far nascere il nuovo punto nascite di Sanremo, ma la situazione è che ad oggi metà reparto di Imperia ha chiuso per ristrutturazioni e pur di non trasferire punto il nascite a Sanremo si continua ad Imperia utilizzando letti in appoggio su chirurgia e urologia; nove medici hanno lasciato il reparto di Imperia tra il 2022 e questo ultimo anno. Ora finita l’emergenza Covid che ha bloccato l’ospedale di Sanremo per oltre due anni, i tempi sono maturi per poter rispettare i patti e gli accordi. E quindi il trasferimento del punto nascita a Sanremo è dovuto per rispetto di quegli accordi e per far sì che in tutti e due gli ospedali vengano realizzati i reparti previsti. Ciò non può dipendere dalla mancanza di personale, se ci sono medici ed infermieri per un solo punto nascite si proceda verso quello di Sanremo, baricentrico, nuovo, ospitale, sicuro e ribadiamo previsto”, dichiarano in una nota Luca Lombardi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Sanremo e Antonino Consiglio, segretario cittadino di Fratelli d’Italia, unitamente al direttivo del partito.

“Il sindaco Biancheri ha dimostrato nuovamente la sua inadeguatezza a difendere gli interessi dei cittadini sanremesi e del ponente anche in ambito sanitario”, proseguono Giampiero Correnti, Andrea Artioli e Mauro Delbó, di Liguria Popolare. “Tale inadeguatezza, unita all’incapacità della Regione di affrontare e risolvere le problematiche annose per la gestione della sanità nel ponente, ha portato all’ennesima perdita di servizi e all’ennesimo spreco di denaro pubblico”.

“Quanto sta accadendo in relazione alla mancata riapertura del centro nascite di Sanremo, quale unica struttura nuova, moderna, baricentrica, al servizio di mamme e bambini, unitamente ai reparti di maternità, ginecologia e pediatria, è vergognoso. Nella colazione di domenica scorsa all’hotel Nazionale assieme a Scajola e Toti perché Biancheri non ha affrontato la questione? Se non affronta questi temi di cosa si occupa? È evidente come ormai Biancheri abbia perso ogni potere contrattuale con le autorità regionali a dimostrazione che il suo progetto civico, che proprio Biancheri cerca di proseguire lanciando un improbabile candidato sindaco nel segno della sua continuità, non sia idoneo a garantire gli interessi dei cittadini sanremesi”, sottolinea Liguria Popolare. “Solo una coalizione di centrodestra, forte e autorevole a Genova come a Roma, potrà tutelare la nostra città abbandonata a sé stessa da troppo tempo, garantendo la realizzazione dell’ospedale nuovo di Taggia unico provinciale e assicurando nel frattempo servizi e prestazioni in modo organico e adeguato, a partire dalla riapertura del centro nascite provinciale con maternità, ginecologia e pediatria presso l’ospedale Borea”.

“Siamo amareggiati e colpiti da quanto appreso circa le decisioni sul punto nascite”, conclude Simone Baggioli, capogruppo di Forza Italia Sanremo. “Si evidenzia quanto il sindaco Biancheri, anche in questo caso di primaria rilevanza quale è la sanità pubblica locale, dimostri la sua totale debolezza politica nelle scelte che riguardano la collettività. È notizia oramai conclamata di quanti medici abbiano deciso di fuggire dal nostro territorio e quanti, in grande difficoltà, lo faranno a breve. Forse è giunta l’ora di avere coraggio e pianificare soluzioni sostenibili per il futuro della sanità in provincia di Imperia e in regione Liguria creando interesse e nuove opportunità per una qualità del servizio sanitario superiore a quanto tutti i giorni, purtroppo, tocchiamo con mano”.